Facendo seguito al periodo estivo, l’Autunno avanza come un lento ripensamento. La fiamma della passione si riduce dando luogo ad un periodo di intensa riflessione, in cui il mondo esterno è filtrato attraverso lo schermo dei propri pensieri e si giudica quanto si è fatto. E’ il 23 settembre, data dell’Equinozio d’Autunno o discendente e quarto pilastro dell’anno. La notte è ora di nuovo uguale al giorno, ma in forma diversa che in Primavera. La vita ora si ritira lentamente in se stessa e medita sul passato. Astrologicamente il Sole entra nella Bilancia (segno d’Aria), seguita dallo Scorpione e dal Sagittario. Nel giorno corrisponde all’ora del Tramonto, l’egizio Tum, in cui la luce si bilancia con l’oscurità e tende lentamente verso la morte. E’ un’ora malinconica in cui i fantasmi passati risorgono e antiche e nuove idee affollano la mente, in cui si fa il bilancio sul proprio passato immediato e se ne tirano le somme. E’ il periodo in cui si raccolgono i frutti e si semina il grano che nascerà nel nuovo anno.
Esotericamente la luce dell’Essere si ritrae dall’esterno e tende a coagularsi nella propria origine spirituale, dando l’impressione come di una lenta morte che prende la natura interna ed esterna. E’ in questo periodo che venivano praticati riti di astinenza e di purificazione, per liberarsi di tutto e iniziare il nuovo anno rinnovati interiormente. Di solito il periodo di astinenza precedeva immediatamente la data del Solstizio d’Inverno. La sera che va verso la notte è un’ora di purificazione in cui più forte deve splendere il Sole interno, ora non più oscurato dalla luce del giorno, e il crepuscolo fa da silenzioso ingresso. Ritualmente questo è il periodo dell’Aria: intelligenza e comprensione per quanto si è fatto e quanto si farà. La luce ora splende limpida nella propria mente e permette un giudizio obiettivo sui propri fatti e misfatti. Si può anche sorridere di sé, con paziente tolleranza, ma tutto ormai è dietro se stessi e va lasciato da parte.
Articolo estratto dalla rivista “Solstitium” Anno IV numero 3-4 del Dicembre 1979.