Premesso che, per l’uomo che aspira alla liberazione, ogni ostacolo e ogni impedimento possono diventare solo fonte di potenziamento interiore e motivo di distacco; va detto che oggi si è venuta a determinare un’insensata inversione riguardo alle competenze e agli ambiti in cui lo Stato è tenuto ad intervenire. Nelle società tradizionali, da parte delle autorità preposte a guidare i destini dei popoli cui ogni singola tradizione era destinata, veniva esercitato un potere assoluto riguardo ai temi essenziali dell’esistenza umana (etica, religione, visione spirituale); mentre invece questo potere era molto più elastico, e quasi blando, per quanto riguardava gli aspetti accessori e secondari.
Nel mondo moderno prevale invece la tendenza inversa: ci si trova di fronte alla totale mancanza di certezze e punti fermi riguardo alle questioni di fondo; privando l’uomo di quelle radici senza le quali egli è impossibilitato a sviluppare correttamente le proprie potenzialità. Mentre invece si assiste ad un perverso accanimento e a continue intrusioni che hanno per oggetto gli aspetti più relativi della sfera privata.
L’integralismo e l’intolleranza che caratterizzano le varie campagne salutiste – quella contro il fumo, per esempio – o animaliste; le sempre più frequenti intrusioni nella sfera sessuale – basti pensare al concetto alquanto labile di “molestie sessuali” -, e in quella familiare, con l’altrettanto fumoso concetto del “maltrattamento ai minori”; sono tutte cose che fanno l’uomo assediato e braccato proprio là dove egli dovrebbe poter tirare il fiato e allentare la tensione, per affrontare ad ogni sorgere del sole quella lotta senza quartiere che è diventata la vita moderna, con qualche pur minima possibilità di uscirne indenne.
Heliodromos