Blair: Doppietta d’autogol

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    Ecco come commenta giustamente Blair l’impresa in Iraq: un disastro. Finalmente! Ma invece di fare un doveroso “mea culpa”, appioppa la colpa ai terroristi, incapaci di far instaurare un regime sostenuto e voluto solo da stranieri. E’ così strano che non vogliano essere governati da potenze nemiche, che hanno la sola intenzione di sfruttarli? Purtroppo, però, le potenze alleate non se ne andranno. Doppio autogol per Blair!

    LONDRA (Gran Bretagna) – L’intervento in Iraq «finora si è abbastanza rivelato un disastro»: la dolorosa ammissione è del premier britannico Tony Blair in un’intervista ad Al Jazeera, che due giorni fa ha inaugurato a Londra la programmazione in inglese. «Sì, lo è stato, ma quello che dico alla gente è, “perchè è così difficile in Iraq”, non è difficile perchè c’è stato qualche incidente nella pianificazione – ha argomentato Blair – è difficile perchè c’è una strategia deliberata, al Qaeda con gli insorti sunniti da una parte, elementi sostenuti dagli iraniani con le milizie sciite dall’altra, per creare una situazione in cui la volontá della maggioranza per la pace viene soppiantata dalla volontá di una minoranza per la guerra».

    «NON CE NE ANDREMO» – Tuttavia, ha chiarito il premier britannico parlando con il giornalista David Frost per la prima edizione di «Frost over the world», dall’Iraq non si verrá via: «Non ce ne stiamo andando, resteremo fino a quando il governo non avrá bisogno di noi». E la ragione è – ha insistito Blair – che «quanto sta accadendo in Iraq, in Afghanistan e altrove in Medio Oriente è una lotta tra una maggioranza rispettabile di persone, che vogliono vivere insieme in pace, e quanti hanno una visione estrema, perversa e distorta dell’Islam e vogliono creare la guerra. In queste circostanze, è nostro compito stare dalla parte dei moderati e dei democratici contro gli estremisti e i settari».
    Fonte: corriere.it