Il 20 Novembre di settanta anni fa nella prigione di Alicante Josè Antonio Primo de Rivera, capo e fondatore della Falange spagnola, veniva sommariamente condannato e poi giustiziato dai suoi carcerieri repubblicani in seguito allo scoppio della guerra civile. Fulgida testimonianza d’una vita condotta all’insegna dell’impersonalità, improntata al sacrificio ed al servizio dell’idea, il giovane Josè trovò la morte incarnando a pieno quel sentimento di riscossa dei popoli europei che, aldilà delle differenze nazionali e locali, riunì sotto la medesima insegna tutti gli spiriti nobili d’Europa che come lui si mobilitarono per fare ciò che doveva essere fatto.