Nella notte tra il 29 ed il 30 Novembre di sessantotto anni fa, il Capitano Corneliu Zelea Codreanu, insieme ad altri tredici legionari con lui arrestati, veniva vilmente strangolato dai suoi carcerieri e quindi sepolto per nasconderne i resti. Due anni dopo, incredibilmente, quando la moglie e i suoi legionari si recarono nel posto dove era stato sepolto per riesumarlo, trovarono il suo corpo ancora totalmente intatto.Corneliu Codreanu, Esempio di lotta spirituale, non fu solo il punto di riferimento per quella generazione romena che sacrificò il proprio sangue ed il proprio sudore per tornare ad essere Popolo e che vide in Lui il fulgido Esempio d’un capo ma rimarrà per sempre testimone e simbolo d’una vita intesa e vissuta come militia: per una rinascita spirituale attraverso la militanza e l’esempio quotidiano. L’anima del Capitano non potè che trovare la sua consacrazione più alta nella lotta e nell’amore per il sacrificio, conscio che solo dal dono più grande e disinteressato, quello della propria vita votata al servizio dell’Idea, potesse scaturire il germoglio della Vittoria e del riscatto eroico.
A noi oggi l’arduo compito di raccogliere quel testimone intriso del sangue di chi, come Codreanu, è caduto ed ha sofferto con gioia e cuore puro per testimoniare l’Idea…In una parola, “Essere Esempio”.
Trãiascã Legiunea si Cãpitanul!