Abituati fin da piccoli…

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    Segno dei tempi: già da piccolissimi i bambini sognano fama, celebrità e bellezza. La mancanza di esempi e lo stravolgimento di questi ultimi fornita dalla società moderna (in cui un ruolo fondamentale svolge la tv, soprattutto per i più piccoli) non può che portare a questo: persone prive di ogni riferimento superiore e desiderose di soddisfazioni esclusivamente materiali.

    LONDRA – Un tempo i bambini sognavano la pace, erano convinti che le cose più belle del mondo fossero i cartoni animati e i giocattoli e pregavano Dio affinché facesse scomparire le guerre dal mondo. Ma a quanto sembra i bambini del XXI secolo sono molto cambiati: i loro sogni e le loro prospettive sono molto simili a quelle degli adolescenti e la celebrità e la ricchezza hanno assunto anche per loro una centralità invidiabile. È quanto afferma una ricerca inglese condotta su un campione di 1.500 bambini dalla Luton First, organizzazione che sponsorizza la Giornata nazionale del bambino che ogni anno si celebra in Gran Bretagna qualche giorno prima di Natale.

    STAR – Secondo la maggior parte dei bambini (tutti di età inferiore a 10 anni) la cosa più importante nel mondo è la celebrità e tanti affermano che da grande vorrebbero diventare famosi come i personaggi dello star-system. Al secondo posto tra i valori dei più piccini si classifica «l’essere belli e piacevoli», mentre al terzo posto si attesta la ricchezza. Il vero sconfitto della ricerca è Dio, che si classifica solo decimo e non sembra centrale nella vita dei bambini. Dio si rifà, però, in un’altra speciale classifica: è stato designato primo «tra le persone più famose al mondo», seguito dal presidente americano George Bush, da Gesù e da Babbo Natale.

    VALORI – Tornando alla classifica delle cose più importanti nel mondo, al quarto posto si attesta «la salute», al quinto la musica pop e alle loro spalle la famiglia, gli amici, la buona tavola, le pellicole cinematografiche e infine Dio. Almeno per quanto riguarda «le cose brutte del mondo» i bambini di oggi assomigliano a quelli di qualche anno fa: essi affermano che uccidere e le guerre sono le cose più brutte seguite da alcolismo, bullismo, le malattie, il fumo, rubare, l’obesità, il divorzio e infine la morte.

    DESIDERI E IDEE – Patricia Murchie, direttrice dell’organizzazione che ha sponsorizzato la ricerca, difende l’idea alla base della ricerca, ovvero cercare di sapere cosa pensano i bambini di oggi: «La giornata nazionale dei bambini è nata per dare voce ai desideri e alle idee dei pre-adolescenti, dei quali spesso sappiamo veramente poco. Dalle risposte è chiaro che anche i bambini hanno le idee chiare su come il mondo potrebbe cambiare in meglio, ma raramente essi hanno l’opportunità di esprimere le loro preferenze».