L’undici Gennaio di 122 anni fa nasceva a Dovia di Predappio Arnaldo Mussolini, fondatore della scuola di Mistica Fascista “Sandro Italico Mussolini”. Arnaldo Mussolini fu testimone di quella volontà di orientare l’esperienza della Rivoluzione fascista verso una progressiva riconquista del senso della vita con la vittoria sulle passioni, con la sconfitta dell’egoismo e con la connessione tra l’uomo ed il soprannaturale, alla luce della convinzione che rivoluzione non è sconvolgimento bensì, ordine.
La scuola di mistica nacque dunque con l’obiettivo di far rivivere l’anima del Fascismo più vero, quello della trincea e dei primi anni del Fascismo movimento, consegnando idealmente alle nuove generazioni il compito di fascistizzare l’Italia, che ancora si attardava dietro l’ideologia liberale. Ci vollero sette anni affinché il Fascismo “ufficiale” convalidasse formalmente la costituzione della scuola, anche per via della scomoda presa di posizione assunta nei confronti di chi col regime aveva fatto carriera e non voleva più mettersi in discussione.
L’esempio di Arnaldo, “poeta dell’azione”, fu quello dovuto ad vero servitore della Rivoluzione e dell’Idea, poiché interamente dedito all’azione impersonale e votato al puro compimento del dovere, senza raccomandazioni di sorta o false onorificenze. La sua scarsa notorietà è probabilmente l’espressione più tangibile d’un carattere che sempre riuscì a coniugare modestia e fierezza, nella più sublime sintesi d’una vita votata alla scelta guerriera.
La sua vita, e la sua instancabile opera al servizio della Rivoluzione, furono dunque all’insegna dell’affermazione di quelle eterne virtù che nel Fascismo, anche grazie all’azione sua e di molti altri che con lui condivisero l’esperienza della scuola, da Niccolò Giani a Berto Ricci, conobbero la loro più significativa ultima affermazione storica. Frutto dell’esperienza della scuola di mistica furono quelle migliaia di giovani che, con eroiche scelte di vita testimoniarono la loro più sincera adesione ai principi immortali ripresi dal Fascismo, incuranti del pericolo e sprezzanti del carrierismo intrapreso da altri, in piena coerenza con la scelta di Fede nei confronti della Patria, cioè dell’Idea.
Oggi come ieri, “Nudi alla meta!”.
La redazione di azionetradizionale.com