Roma divina, a te sul Campidoglio dove eterno verdeggia il sacro alloro, a te, nostra fortezza e nostro orgoglio, ascende il coro. Salve, Dea Roma! Ti sfavilla in fronte il sol che nasce su la nuova storia, fulgida in arme all’ultimo orizzonte sta la vittoria. Sole che sorgi libero e giocondo, sul Colle nostro i tuoi cavalli doma:
tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma,
maggior di Roma! Per tutto il cielo è un volo di bandiere e la pace del Mondo è già latina. Il tricolore canta sul cantiere, su l’officina. Madre di messi e di lanosi armenti d’opere schiette e di pensose scuole, tornano alle tue case i reggimenti
e sorge il sole. Benedici il riposo e la fatica Che si rinnova per virtù d’amore, La giovinezza florida e l’antica Età che muore. Madre di uomini e di lanosi armenti, D’opere schiette e di pensose scuole, tornano alle tue case i reggimenti E sorge il sole.