Nulla può fermare il progresso. Niente può ostacolare l’etica del profitto, dello sfruttamento. La multinazionale farmaceutica Pfizer è accusata di aver testato un medicinale in via di sviluppo su circa duecento bambini nigeriani, con disastrose conseguenze, nell’ambito di un programma lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, a conferma di come queste organizzazioni siano spesso solo strumenti al servizio delle lobbies farmaceutiche.
Lo Stato di Kano, Nigeria settentrionale, ha depositato una causa contro la multinazionale farmaceutica Pfizer per
aver testato su 200 bambini due medicinali, il Trovan e il Ceftriaxon, sperimentati prima solo su maiali. La notizia è stata riferita dalla stampa nigeriana. I test, condotti nel 1996 dalla Pfizer International Limited e da una sua controllata nigeriana, avrebbero portato alla morte di 18 dei 200 bambini sui quali sarebbero stati testati i farmaci. Inoltre, la sperimentazione ha causato danni irreversibili, quali malformazioni, cecità, danni cerebrali e paralisi, agli altri 182. Tra i 29 capi di accusa contestati alla multinazionale figurerebbero "condotta non etica, circonvenzione, cospirazione, occultamento di prove, simulazione e omicidio di vittime innocenti". La Pfizer sarebbe intervenuta nello Stato di Kano su base volontaria, nell’ambito di un programma d’emergenza lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Con un comunicato stampa rilasciato all’agenzia stampa Misna, l’ufficio stampa della Pfizer ha, nel pomeriggio di oggi, fatto sapere di non aver ricevuto alcuna notifica dell’azione legale. La multinazionale ha dichiarato che il governo nigeriano era informato dello studio che veniva portato avanti, in conformità con le leggi del paese. Ha inoltre comunicato che il "farmaco era in una fase di sviluppo
avanzato e già valutato su 5mila pazienti", e sarebbe comunque servito a salvare più di 200 bambini colpiti da meningite meningococcica.
Fonte: www.peacereporter.net