Sciacalli

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    Questi animali si preoccupano principalmente di avventarsi sulle carcasse di altri animali per poter sopravvivere. Il giornalismo moderno, figlio perfetto di questo mondo, non si comporta diversamente: verranno proiettate le immagini di Lady Diana agonizzante, dopo l’incidente. La scusa di turno? La gente deve sapere. Sapere cosa, ci chiediamo?

    LONDRA (Gran Bretagna) – La rete televisiva Channel Four ha innescato grosse polemiche a Londra annunciando che tra una decina di giorni manderà in onda foto, finora censurate, della principessa Diana agonizzante dentro il tunnel parigino dell’Alma, subito dopo il tragico incidente stradale di dieci anni fa. Le immagini saranno mostrate nel corso di un documentario («Diana: the Witness in the Tunnel») che ricostruirà la disgrazia sulla base delle testimonianze oculari e che sarà trasmesso la sera del 6 giugno.
    MASCHERA DI OSSIGENO – In una delle foto, scattate dai paparazzi mentre i medici e gli infermieri delle autoambulanze tentavano di rianimare la principessa sul luogo dell’incidente, si vede Diana in coma con sul viso la maschera dell’ossigeno. In alcune istantanee il volto della principessa è stato oscurato per non ferire troppo la sensibilità dei figli William e Harry e non attirarsi i fulmini della famiglia reale. Malgrado questo accorgimento le polemiche già infuriano.
    REAZIONI NEGATIVE – «Sono profondamente scioccato. Non capisco dove vogliano arrivare e perchè considerino necessaria la diffusione di dettagli», ha dichiarato Patrick Jephson, ex segretario privato di Diana. «Si tratta – ha tuonato Anthony Holden, che era amico di Diana e su di lei ha scritto una biografia – di una grossolana intrusione e di una totale mancanza di gusto. William e Harry rimarranno sconvolti». «A Channel Four dovrebbero vergognarsi. A quella tv bisognerebbe togliere i fondi pubblici», gli ha fatto eco un altro amico della principessa, lord St. John of Fawsley.
    L’AUTODIFESA DELLA TV – Channel Four ha difeso a spada tratta la sua decisione: «Il pubblico – ha indicato un portavoce del network – è davvero interessato a conoscere lo svolgimento dei fatti nell’ora subito dopo lo schianto e le foto prese dai fotografi presenti sul posto sono un importante e accurato documento di prima mano. La gente ha il diritto di vederle. Non crediamo di commettere alcuna intrusione».
    LE CENSURE – Indicati sulle prime come i responsabili dell’incidente perchè erano all’inseguimento della Mercedes con a bordo Diana e il suo boyfriend Dodi Al Fayed che andò a schiantarsi a tutta velocità dentro il tunnel dell’Alma, i paparazzi non furono dieci anni fa in grado di vendere le loro foto. I mass media ne stettero alla larga, le censurarono senza la minima esitazione non volendo essere accusati di sciacallaggio.
    27 maggio 2007

    Fonte: www.corriere.it