Da oggi in poi sarà meglio guardare per aria ogni tanto. Il grande fratello ora ha anche a disposizione robot volanti muniti di telecamere con visione notturne in grado di volare pilotati da terra o in totale autonomia, quasi in assenza di rumore. Avete presente il film “The truman show”? Siamo messi già molto peggio.
Telecamere volanti nel centro di Liverpool: nuova frontiera della telesorveglianza. Si tratta di un robot autonomo capace di volare fino ad un massimo di 500 metri di altezza e riprendere tutto quello che vede. Siamo ancora a livello di test, ma il fatto ha fatto molto parlare (privacy a rischio?). The Register spiega come queste sperimentazioni siano per ora localizzate a
Liverpool e coinvolgano un drone robot di origine tedesca, noto come hicam microdrone, capace di volare fino ad un massimo di 500 metri di altezza e di catturare video e immagini. Il drone spiaIl drone puo’ volare sia pilotato da terra che in modo autonomo, tracciando rotte
che sfruttino il suo sistema GPS. Il produttore assicura per ora fino a 20 minuti di volo continuato. Tra le feature che piu’ interessano la polizia anche la capacita’ di visione notturna. Secondo i costruttori si tratta di un dispositivo capace di volare quasi senza far rumore, una caratteristica che evidentemente agevolerebbe il lavoro della polizia nel caso in cui vengano tracciate operazioni illegali sul territorio.
Anche in Giamaica le telecamere vengono impiegate massicciamente per arginare il crimine. Il governo della Giamaica ha incaricato infatti una societa’ britannica di installare telecamere a circuito chiuso negli incroci di alcune citta’ per cercare di porre un freno al crimine e dare maggiore sicurezza ai turisti che frequentano l’isola caraibica. Le autorita’ di Kingston spiegano che le telecamere saranno sistemate nelle zone con maggiore densita’ di reati. L’impresa inglese arrivera’ in Giamaica la prossima settimana, ma non si sa quando mettera’ in funzione gli impianti. Al momento non se conoscono nemmeno i costi.
E in Italia? Non siamo certi ai livelli di robot volanti ma a telecamere non siamo messi male. Un esempio. A Torino (quartiere San Salvario) i carabinieri hanno condotto operazioni di lotta alla
spaccio con l’uso mirato delle telecamere. Appostamento, osservazione, documentazione meticolosa dell’attivita’ dei pusher attraverso ore di filmati, prima di far scattare l’operazione finale. E cosi’ e’ stato: con l’ultimo blitz dei carabinieri sono stati fermati molti spacciatori extracomunitari. Spiega il procuratore aggiunto, Francesco Saluzzo ”Voglio esprimere il mio profondo apprezzamento per il lavoro svolto dai carabinieri, questo tipo di intervento che va al di la’ dell’arresto mordi e fuggi porta risultati incredibilmente preziosi. L’osservazione prolungata della scena permette di addebitare a ciascun soggetto una pluralita’ di episodi criminali, non solo il singolo caso di spaccio. Cosi’ stiamo togliendo dalla circolazione un gran numero di spacciatori”.
Fonte: www.interfree.it