Il 25 giugno in Libano, al passaggio di un convoglio Onu, sei militari spagnoli rimangono uccisi in un attentato. Immediata la risposta del Ministero della Difesa spagnolo: “E’ stata Al Qaeda”. Cosa da tutta questa sicurezza a Madrid a poche ore dall’attacco? Forse la consapevolezza che per il Libano è stato da tempo deciso il destino…e gli attori in campo…
MADRID – L’attentato che domenica in Libano ha ucciso sei soldati spagnoli dei Caschi blu dell’Onu sarebbe opera di Fatah al-Islam. Lo affermano fonti del ministero della Difesa spagnolo citate lunedì dagli organi d’informazione iberici. Si tratta di un gruppo sunnita legato ad Al Qaeda che recentemente ha minacciato le forze dell’Onu e da oltre un mese impegna l’esercito libanese in sanguinosi combattimenti nel campo profughi di Nahr el-Bared. Le stesse fonti dicono anche che si è trattata di un’autobomba, un Renault Rapid bianca con targhe false, a far saltare in aria il veicolo su cui si trovavano i militari. Il ministro della Difesa della Spagna, José Antonio Alonso, è giunto in Libano accompagnato da specialisti della Guardia Civil e da una squadra di medici legali per l’identificazione dei corpi dei sei militari, tre dei quali di origine colombiana. PRODI: «PIU’ COORDINAMENTO» – All’indomani dell’attentato nel sud del Libano il presidente del Consiglio, Romano Prodi ha affermato che occorre «ancora più cura e capacità di coordinamento» della missione. Prodi, a margine dell’incontro a Villa Madama con il primo ministro della Malaysia, Ahmad Badawi, ha aggiunto che «è troppo presto per esprime un valutazione complessiva» sull’accaduto, perché «mancano ancora elementi specifici». FERMA CONDANNA DAL CONSIGLIO DI SICUREZZA – Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, convocato d’urgenza in seduta straordinaria, ha ovviamente condannato «nei termini più forti» l’attentato. In particolare, in una dichiarazione letta dal presidente di turno, l’ambasciatore belga Johan Verbeke, i Quindici hanno ribadito il pieno appoggio al mandato dei caschi blu ed espresso «forte apprezzamento» per tutti i paesi contributori oltre al pieno appoggio al governo e alle forze armate del Libano nei loro sforzi di assicurare la sicurezza e la stabilità in tutto il paese. Una decisa condanna dell’attentato è arrivata anche dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon secondo cui la bomba che ha fatto strage nel contingente spagnolo «rimette in causa la pace e la sicurezza» Paese.
Fonte: Corrieredellasera.it