Gino e l’alfetta

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    Se avete dei dubbi in merito a quale potrà essere “il tormentone” dell’estate 2007, noi abbiamo un piccolo suggerimento. Non sarà qualche ballata dal sapore caraibico, nè tantomeno una serenata ad un’amore finito ma, una ben più concreta canzone sull’orgoglio omosessuale, “Gino e l’Alfetta” di Daniele Silvestri, che da giorni le radio italiane trasmettono a tutte le ore. Smessi infatti i panni del pacifista (evidentemente i finocchi tirano più del popolo “no-global”), il cantante romano è divenuto il rappresentante musicale del variegato “mondo gay”, che dopo GayPride e cose varie, cerca subdolamente l’ennesimo strumento per legittimare una “cultura” deviata e deviante…

    Gino e l’alfetta

    Vado di fretta

    vado di fretta

    non ho più tempo

    datemi retta

    Gino mi aspetta

    dentro un’Alfetta

    piena di muffa

    Vado di corsa

    vado a una festa

    piena di gente

    molto entusiasta

    ora non posso

    vado di prescia

    forse ritorno

    ma non è una promessa

    Vado di fretta

    vado di corsa

    quello che serve è tutto dentro alla borsa

    e per adesso mi basta

    Maria sei sempre mia

    sei l’unica possibile

    ma di Gino io mi fido un po’ di più

    lui mi conquista

    e mi rilassa

    Gino ha i miei stessi punti di vista

    e per adesso mi basta

    Ehi ehi

    sono gay sono gay

    non sono gay, no non sono gay

    sono gay sono come vuoi

    oggi sono lui

    da domani poi se lo vuoi

    sarò lei

    sarò solo lei

    mi dirai: come fai

    come mai non lo sai cosa sei

    sei diverso da noi

    ma che vuoi, sono gay fatti miei

    che disturbo ne hai

    quale enorme disagio ne trai

    sono gay sono gay

    si sono gay

    No non sono gay, ma vorrei

    ma lo sai quanti geni ed eroi sono gay

    non lo sai?

    o non vuoi ricordare

    preferisci pensare

    che un gay sia una sorta di errore

    una cosa immorale

    o nel caso migliore

    un giullare, un fenomeno da baraccone

    e lo tollererai solo in quanto eccezione

    e lo tollererai solo in televisione

    lo chiamano gay

    e tu pensi ricchione

    Maria sei sempre mia

    sei l’unica possibile

    ma di Gino io mi fido un po’ di più

    lui mi conquista

    e mi rilassa

    Gino ha i miei stessi punti di vista

    e per adesso mi basta