Il cammino di Santiago: una strada lunga una vita

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    di Al-Man
    Descrivere il nostro Cammino di Santiago di Compostela in Spagna è facile e difficile allo stesso tempo. Un tragitto di circa 780 chilometri a piedi, da Roncisvalle sui Pirenei fino a Santiago in Galizia dove si trovano le spoglie dell’Apostolo Giacomo. Un sentiero che passa attraverso la Spagna più profonda, quella dei piccoli paesi di montagna avvolti da una nebbia accogliente o delle campagne della Galizia dove è facile trovare boschi di tolkeniana memoria, ruscelli cristallini e prati verdi attraversati da pastori e greggi.

    Un “camminare” che permette di guardare la realtà con calma, senza la fretta della quotidianità, gustando attimi magici e irripetibili come un cane che ti saluta la mattina all’alba, appena iniziata la tappa, o un serpentello che si nasconde timido sotto una roccia dopo averti ricordato che in quella natura sei un ospite e non il padrone.

    Il percorso è diviso in tappe che vengono compiute a piedi, in bici o a cavallo a seconda del tempo a disposizione o dei gusti personali.

    Ogni 8 chilometri circa si trovano i cosiddetti Hospitaleros ovvero ostelli spesso gestiti da volontari o religiosi all’interno dei quali è possibile dormire in camerate spartane, il più delle volte pulite e accoglienti.

    Negli Hospitaleros è possibile timbrare la Credencial, il documento che deve essere rilasciato dalla Chiesa Cattolica prima del viaggio per verificare l’effetiva realizzazione del tragitto e quindi consente di ottenere la Compostela, l’agognato attestato di fine viaggio.

    L’attrezzatura è importante, soprattutto quella per i piedi: scarponcini da trekking per i tratti in salita e scarpe da corsa per i tragitti in pianura, calze traspiranti e copricapo (fondamentale) per chi compie il cammino in mesi caldi. Evitare l’errore di togliersi le scarpe durante le soste perché il piede si dilata e quando le rimettete fanno un male cane.. un consiglio dato dall’esperienza!

    Il Cammino di Santiago non è solo un pellegrinaggio e questo lo può capire a pieno solo chi ha vissuto questa esperienza: la giornata, camminando tutto il giorno, si allunga permettendo per lunghi periodi di pensare a ciò che si hai davanti agli occhi e soprattutto a quello che hai dentro, nell’animo. La fatica (che seppur sopportabile.. si sente!) aiuta a capire come la stessa vita assomiglia ad un cammino a piedi: puoi scegliere come camminare, velocemente o meno, ma non puoi scegliere la strada da percorrere, devi percorrere quel sentiero che qualcuno o qualcosa ti ha posto davanti, sfidandoti e obbligandoti a fare i conti con te stesso.

    In tutti i momenti di fatica però non ho mai notato in me o tantomeno nei miei compagni di viaggio il benché minimo segno di insoddisfazione anche quando la fatica era tanta o lo stato fisico di qualcuno di noi vacillava (certi giorni eravamo davvero da buttar via). Malgrado ciò tutte le mattine ci si alzava con il sorriso nonostante la consapevolezza di dover camminare tanto.

    È in quel momento che mi tornava in mente la canzone “Sulla strada” della Compagnia dell’Anello e ricordava a me stesso quanto l’Europa di Mezzo sarà sempre nelle nostre vene.. sarà dura per qualcuno diluirla con MTV.. E’ quello stato d’animo, quello della gioventù forte e felice che porteremo con noi come hanno fatto tutti coloro che fecero la nostra stessa esperienza, la stessa da 1300 anni e sono sicuro per altrettanti anni nel futuro..

    Al-Man per azionetradizionale.com