Se queste sono le 2 notizie in evidenza oggi sul sito del maggiore quotidiano economico italiano (ilsole24ore.com) si capisce quanto valgano le dichiarazioni ottimistiche rilasciate dai media addomesticati sulla stabilità del sistema economico e sulla tutela dei risparmi affidati alle banche.
Avvisate la nonna di ritirare i quattrini depositati in banca finchè è in tempo…
Nella giornata di ieri un non meglio precisato istituto ha ottenuto dalla Banca centrale europea liquidità per quasi 4 miliardi di euro, facendo ricorso allo strumento del «lending facility», che consente di ottenere prestiti pronti contro termine a un giorno (overnight) presentando diversi tipi di asset a garanzia. Lo ha comunicato oggi la Bce, precisando – secondo quanto riporta Dow Jones – che l’ammontare del prestito è stato di 3,883 miliardi di euro e che è stato assegnato ad un tasso del 5%. La Bce non ha specificato la finalità per cui e’ stata portata a termine l’operazione. É la somma più elevata concessa con questa modalità di finanziamento – molto onerosa, cui le banche ricorrono quando sono a corto di liquidità – degli ultimi tre anni (ottobre 2004). Secondo gli esperti, è un ulteriore segnale del fatto che il pericolo del «credit crunch» non è passato.
E nel giorno in cui l’euro ha fatto segnare il suo nuovo record sul biglietto verde (oggi è arrivato a 1,4184 dollari) il presidente della Banca Centrale, intervistato da una tv olandese, è intervenuto sul problema dei cambi sostenendo che «l’eccessiva volatilità non favorisce la crescita economica». Il banchiere ha fatto poi un confronto con gli altri istituti. «Altre banche centrali si trovano con economie in situazioni diverse rispetto a quella europea e dispongono di strumenti diversi. Personalmente sono fiducioso sul lavoro realizzato da parte delle altre banche centrali».
Crisi dei mutui al centro del prossimo G-7 dei ministri finanziari
Trichet é tornato poi a sottolineare l’importanza che la Bce, per essere credibile, persegua il proprio manato sulla stabilità dei prezzi, un obiettivo ancor più importante «nelle fasi di turbolenza e crescente incertezza». «La stabilità dei prezzi – ha detto – é fondamentale per la crescita economica e per l’occupazione. Dall’introduzione dell’euro sono stati creati 14 milioni di nuovi posti di lavoro nell’Eurozona, un numero superiore anche a quanto fatto negli Stati Uniti».
Il gruppo dei sette ministri delle Finanze dei Paesi più forti economicamente nel loro prossimo incontro discuteranno dei modi per limitare l’impatto negativo della crisi dei mutui sull’economia mondiale. Lo ha detto il ministro delle Finanze del Giappone, Fukushiro Nukaga.
«Sarà importante – ha detto – confrontarsi per capire come stabilizzare i mercati finanziari mondiali». La crisi dei mutui ha fatto perdere ai mercati finanziari più di 5mila miliardi di dollari sui mercati finanziari. Per evitare la recessione la Fed ha abbassato i tassi monetari al 4,75% lo scorso 18 settembre
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