In un intervista, l’economista Didier Coutton, docente di Scienze della gestione all’istituto ISTEC di Parigi, parla della crisi scaturita dai mutui subprime americani. Ciò che sostiene, in breve, è questo: i numeri relativi all’espansione del settore finanziario sono di certo inferiori alla realtà. Questa è forse la prima crisi conseguenza della mondializzazione, certamente non si tratta di un problema solo americano, tanto che tutte le materie prime sono ora molto care.
Insomma, si è generata una bolla speculativa che rischia di esplodere; i segnali di una grave crisi finanziaria ci sono tutti. Certo, le banche, per evitare una “fuga” verso la liquidità, non ammetteranno mai l’emergenza e così anche le banche centrali; ma è chiaro che la recensione, o la riduzione della crescita americana, dovuta alla crisi, porterà ad un rallentamento della crescita mondiale. insomma, cercano di sminuire la crisi per raccogliere gli ultimi spiccioli. In certi casi è proprio vero: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio…soprattutto se di mezzo ci sono le banche!
Tratto da Libero Mercato, 16 ottobre