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    Qualche post prima ricordavamo il bombardamento di Gorla; ma per rivivere gli orrori made in Usa purtroppo si può fare ancor meno sforzo di memoria: è davanti agli occhi di tutti ciò di cui l’esercito a stelle e striscie si macchia regolarmente: guerre cruente, stragi di civili, paesi devastati. Eppure mai una parola di sdegno, un’ammissione di colpa, un piccola inchiesta. Poi, sembra incredibile, sembra una presa per i fondelli, un trasporto (questa volta senza conseguenze) di testate nucleari da una base militare all’altra genera il caos all’interno dei vertici militari, con licenziamenti in massa. Con quale criterio giudicano le loro azioni?

    Il Pentagono ha definito il trasporto accidentale di 6 missili a testata nucleare a bordo di un B-52, avvenuto il 30 agosto, come il frutto di una “serie di errori inaccettabili”. Per la prima volta l’episodio è stato ammesso ufficialmente, nel corso di una rara conferenza stampa in cui le autorità militari americane hanno accettato di parlare del programma nucleare del Paese.

    Ogni aspetto legato alla gestione dell’arsenale nucleare è normalmente “top secret” negli Usa e non è al centro di discussioni pubbliche. Ma il ministero della Difesa ha fatto un’eccezione, riconoscendo che ciò che è accaduto tra il 29 e il 30 agosto è stato di una gravità tale da richiedere una ammissione pubblica. “Stiamo attuando tutti i cambiamenti necessari – ha detto il sottosegretario all’Aviazione, Micahel Wynne, parlando con giornalisti al Pentagono – per assicurare che sia ridotta ai minimi termini la possibilità che questo accada di nuovo”.

    In quell’occasione i missili con le testate nucleari volarono da una base aerea in North Dakota a un’altra in Louisiana, senza che nessuno si rendesse conto della loro presenza a bordo. In totale 36 ore di “black-out” tre delle quali passate volando sulla testa di milioni di americani. Secondo il generale Richard Newton, vice capo dello staff per le operazioni dell’Air Force, questo è tato il frutto di “una serie senza precedenti di errori procedurali”. Le procedure non sono state seguite e il personale dell’aviazione non ha ispezionato come doveva i missili, prima di caricarli sul B-52.

    Il comandante dell’unità coinvolta alla base Minot in North Dakota e un numero imprecisato di suoi uomini sono stati rimossi dall’incarico e trasferiti.

    fonte: tgcom.it