De Magistris?Assente!

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    Non diteci che avevate per un attimo pensato che De Magistris sarebbe rimasto al suo posto?! Se lo avete fatto siete troppo ingenui o distratti…ma vi sarete sicuramente accorti di chi c’è al governo. Stanno facendo di tutto per rimanere qualche mese di più sulla loro carissima poltroncina; quelli che dovrebbero essere alleati passano metà del tempo ad insultarsi tra loro e l’altra metà divisi tra gli insulti agli avversari e gli insulti al popolo. Per forza che le leggi se le fanno fare dai banchieri…dove lo trovano il tempo per discuterne, con tutte le cose che hanno da fare?! Quelli gli dicono cosa votare, cosa dire, gli dicono di andare contro la “pericolosa sinistra radicale” e loro, impotenti, obbediscono e quegli altri, neanche troppo convinti, si oppongono, tanto per non perdere la Piazza, che per loro vuol dire Voti, che per loro vuol dire una sola cosa: Poltrona, loro unico ideale.

    CATANZARO – La Procura generale di Catanzaro ha avocato l’inchiesta “Why Not” sul presunto uso illecito di finanziamenti pubblici di cui era titolare il pm Luigi De Magistris. Nell’inchiesta sono coinvolti, tra gli altri, il presidente del consiglio Romano Prodi e il ministro della Giustizia Clemente Mastella – iscritto nel registro degli indagati – che ha chiesto il trasferimento di De Magistris. Il pm ribatte battagliero: “Ci avviamo al crollo dello stato di diritto, registrandosi la fine dell’indipendenza e dell’autonomia dei magistrati quale potere diffuso. E’ un fatto di una gravità inaudita.

    De Magistris: “Motivazione inconsistente”. Il magistrato ha detto di essere in attesa di conoscere le motivazioni formali, “ma se la motivizione è quella dell’incompatibilità perché risulta indagato il ministro Mastella, è assolutamente inconsistente in fatto e in diritto, perché non esiste che con questo tipo di motivazione si possa togliere un’indagine di questo tipo, ci sono precedenti a pioggia nella giurisprudenza italiana. Aspetto che il provvedimento mi venga notificato per esercitare tutti i diritti previsti dall’ordinamento democratico ed attendo di sapere se ci sono ancora le condizioni per fare il lavoro di magistrato in Calabria e nel Paese”.

    I motivi. L’avocazione è stata disposta dal procuratore generale facente funzioni, Dolcino Favi, e sarebbe stata motivata da una presunta incompatibilità di De Magistris legata alla richiesta di trasferimento cautelare d’ufficio che è stata fatta nei suoi confronti da Mastella.

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    Un caso di incompatibilità. Nel caso specifico, sarebbe stata ravvisata un’incompatibilità nel procedimento da parte di De Magistris proprio per il coinvolgimento del Guardasigilli. La situazione che si è determinata dopo la richiesta di trasferimento, secondo quanto si è appreso, avrebbe dovuto imporre l’astensione da parte del pm. Poiché l’astensione non c’è stata, e il capo dell’ufficio non ha provveduto alla sostituzione del magistrato titolare dell’inchiesta, il procuratore generale ha provveduto all’avocazione applicando il Codice di procedura penale.

    Mastella: “Ho la coscienza tranquilla”. La scelta del procuratore generale giunge dopo che si è appreso che il ministro della Giustizia è stato iscritto nel registro degli indagati. Notizia che non ha tolto la serenità a Mastella, che ripete di avere “la coscienza tranquilla” pur dicendosi “amareggiato”, soprattutto per il danno all’immagine del Paese. Comunque, il ministro è deciso a rimanere al suo posto di fronte ad accuse “assurde”: “Quando mi spiegheranno le tangenti che ho preso, sarò io a prendere la valigia”.
    Fonte: larepubblica.it