da Effedieffe (l’opinione dei lettori) 23/10/2007 12.00
Il governo mondiale
Caro Direttore, leggo costantemente i suoi interventi soprattutto in materia di economia Ho letto questo e mi chiedevo se c’è forse un collegamento tra il tentativo di fare un’unione monetaria di Canada e USA e la nomina del nuovo capo della Banca Centrale del Canada? (…)
Cordialmente Francesco M.
RISPOSTA
Sì, si preparano a questa unione monetaria (anche col Messico) dietro le quinte. Vecchio progetto, un passo avanti verso il Governo Mondiale unico. Poi, un giorno, l’unione monetaria NAFTA-EU, e sarà quasi fatta.
Tutto secondo la ‘profezia’ che Ben Gurion (foto) confidò alla rivista Look il 16 gennaio 1962: “…Con l’eccezione dell’Urss che sarà uno stato federale eurasiatico [l’attuale Federazione di Stati Indipendenti è già attuata; resta da spingere di più la Russia verso l’Asia, separandola dall’Europa, ndr.] tutti gli altri continenti si uniranno in un’alleanza mondiale che avrà a sua disposizione una forza di polizia internazionale.
Tutti gli eserciti saranno aboliti e nn ci saranno più guerre. In Gerusalemme le ‘vere’ Nazioni Unite edificheranno un Tempio dei profeti per celebrare l’unione federata di tutti i continenti: questa sarà la Corte suprema dell’umanità per comporre le controversie tra i continenti federati, come profetizzato da Isaia…una pillola per prevenire la gravidanza abbasserà la crescita demografica esplosiva….
La vita media raggiungerà i cento anni”.
Come si vede, a coronamento del processo c’è la ricostruzione del tempio ebraico, inteso però come tribunale penale supremo dell’umanità, di cui i giudici saranno gli ebrei con la “forza di polizia internazionale” ai loro ordini. Questo è il regno d’Israele realizzato.
Già nel 1903 del resto, uno dei delegati al Congresso Ebraico Mondiale di quell’anno, Nahum Sokolof, profetizzo: “Gerusalemme diverrà un giorno la capitale della pace mondiale”.
Anzi già prima, nel 1896, durante il secondo Congresso Sionista a Basiulea, il delegato Mandelstamm di Kiev disse: “Gli ebrei respingono energicamente l’idea di fusione con le altre nazioni, e aderiscono strettamente alla loro storica speranza: l’impero mondiale”.
Infine il super-banchiere ebreo James Warburg, davanti al Senato USA, Commissione esteri, 7 febbraio 1950: “Che vi piaccia o no, avremo un governo mondiale, o col consenso o con la forza”.
Il progetto è in via di realizzazione.
Le guerre d’oggi sono, come ha detto Condy Rice, “i dolori del parto” del nuovo ordine mondiale.
Maurizio Blondet