L’ora delle decisioni revocabili

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    MastellaDa quella del vescovo pugliese che ha ritirato la decisione contro luxuria testimone (e’ arrivata una telefonatina da un personaggio di spicco?!), a quella di oggi di Mastella, il quale ieri era convinto del no al taglio dei Ministri (paura, eh?) e oggi ha fatto misteriosamente il passo indietro…Cosa non si fa per per salvare una faccia (sporcata oltre che dalla torta anche di altre mille nefandezze) ormai insalvabile, eh Maste’?

    ROMA – Via libera del Senato alla norma che taglia il numero dei ministri, ritornando ai 12 dicasteri previsti dalla riforma Bassanini del 1999. La norma vale per il futuro. I voti favorevoli sono stati 160, quelli contrari 155. L’articolo approvato stabilisce inoltre che il numero dei componenti del governo a qualsiasi titolo, compresi vice-ministri e sottosegretari, non può essere superiore a sessanta.

    GUARDASIGILLI “ALLINEATO” – La norma è passata grazie ai voti dell’Udeur, Clemente Mastella. Il Guardasigilli aveva annunciato che avrebbe votato contro l’articolo della Finanziaria. «È assurdo – aveva detto – che la manovra esamini i problemi che attengono alla struttura del governo». Poi però il ministro ci ripensa e si a”allinea” alla maggioranza per senso di «responsabilità» e «spirito di coalizione». Dissenso sì, esplicito, nel contenuto. Ma non nel momento del voto. Lo annuncia, in Aula, il capogruppo Barbato. Tutti e tre i senatori del Campanile, compreso Mastella, infatti, hanno schiacciato il pulsante verde. Stamane l’Unione conta un’assenza tra le sue fila (così come nei banchi della Cdl), mentre sono presenti tre senatori a vita: Colombo, Montalcini e Scalfaro.

    «FASE NUOVA» – «Non ho mai pensato che ci fossero delle spallate, penso che Prodi mangerà il panettone e mi auguro che mangi anche la colomba, ma a gennaio, però, si deve aprire una nuova fase» ha detto il ministro della Giustizia, spiegando così le ragioni per le quali, dopo il no annunciato, ha detto sì all’articolo della Finanziaria taglia-ministri. «L’ho fatto per confermare lo spirito di coalizione, pur esprimendo il mio dissenso. Qualcuno avrebbe detto che Mastella è attaccato alle poltrone, ma a me non me ne frega niente», spiega il Guardasigilli, che poi scandisce: «Comunque siamo troppi, e bisognerà ridurre la composizione del governo, ma si tratta di un problema politico, e non di natura finanziaria. Non può essere un elemento di imposizione da parte del Parlamento. Un governo risponde all’opinione pubblica, e questo è un aspetto che riguarda il costume del governo».

    «PROBLEMA DI METODO» – «Mastella propone un problema di metodo, io credo che la riduzione del numero dei ministri sia una cosa utile. Chi come Ds e Dl hanno strafatto nella richiesta di ministri e sottosegretari devono ridurre la loro sovrarappresentanza». Così il ministro per l’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sul “no” annunciato da Mastella.

    09 novembre 2007

    Link alla notizia: http://www.corriere.it/politica/07_novembre_09/mastella_taglio_ministri.shtml