Convegno sulle Foibe

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    In data 24 novembre 2007 alle ore 17,00 a Cisterna di Latina, nella Sala della Biblioteca Comunale (Palazzo Caetani) si terrà un convegno di studi storici sul tema:

    LA TRAGEDIA DELLE FOIBE
    I MORTI PRIGIONIERI DEL SILENZIO

    Come migliaia di italiani pagarono con la vita il loro amore per la Patria e furono poi per decenni dimenticati.

    E’ prevista la partecipazione di storici e testimoni dei quei tragici fatti che avvennero nei territori
    Giuliano/dalmati tra il 1943 e il 1947.

    In particolare vi saranno interventi a cura di :

    Dr. Vincenzo Maria De Luca, Scrittore e storico ;
    Dr. Marino Micich, Segretario Generale dell’Archivio Museo Storico di Fiume
    Dr. Amleto Ballarini, Presidente della Società Studi Fiumani

    Il convegno è promosso, organizzato e coordinato dal Giornalista Daniele Lembo – in collaborazione con

    l’ASSOCIAZIONE CULTURALE VELA TRICOLORE

    – e rientra nella serie di incontri patrocinati dal citato Giornalista che,
    negli ultimi anni, ha organizzato numerosi eventi culturali.

    Un convegno sulle Foibe nasce dalla necessità di rammemorare il nostro popolo e, in particolare le giovani generazioni, facendo conoscere loro la tragedia delle popolazioni giuliano/dalmate dal 1943 fino all’immediato dopoguerra.
    Migliaia di italiani, rei solo di amare la propria Patria finirono la loro esistenza, legati mani e piedi, nelle voragini carsiche chi amate Foibe. Un’enorme operazione di pulizia etnica, iniziata già dopo l’8 settembre 1943, e portata a termine dai partigiani comunisti di Tito dopo la fine della guerra.
    Una storia mai completamente raccontata che vide un pezzo di carne strappato alla Patria.
    il 1° maggio del 1945, nella Venezia Giulia il peggio stava ancora per cominciare. Per 40 lunghi giorni, Trieste fu una città jugoslava ed i triestini ne patirono le conseguenze.
    A Trieste la polizia segreta Ozna, appoggiata dalla “Guardia del Popolo”, operò centinaia di arresti ingiustificati che si conclusero generalmente con un colpo alla nuca o con collettivi infoibamenti.
    Tutti i membri del Cln (dal quale erano usciti i rappresentanti del Pci) finirono in carcere o costretti a tornare nella clandestinità e così molti partigiani italiani che non avevano accettato il nuovo corso.
    Analoga fine fecero carabinieri e finanzieri.
    Solo dopo la creazione del “Territorio libero di Trieste” diviso in “Zona A ” e “Zona B”, il 12 giugno 1945, i titini furono costretti dagli Alleati a sloggiare.
    Per Trieste fu un giorno di festa; cominciava invece la lunga agonia della “Zona B” dalla quale sarebbero giunti a Trieste e in tutta Italia disperati messaggi di aiuto. In particolare ve ne era uno scritto su volantini tricolore: “Triestini, ricordate i vostri quaranta giorni sotto i titini? Noi li stiamo ancora vivendo.
    Aiutateci!”.
    Non furono aiutati e ne seguì un esodo che vide migliaia di esuli lasciare le proprie terre natie e riversarsi sulla Madre Patria. Non dimentichiamoli.
    Di tutto ciò si parlerà al convegno del 24 novembre prossimo.
    La canzone “Vola colomba” di Nilla Pizzi, vincitrice del festival di Sanremo del 1952,
    farà da colonna sonora all’incontro. La canzone in questione, nel 1952, fu capace di far commuovere l’Italia intera.
    Una musica triste e dolce nello stesso tempo, accompagnava un testo che faceva chiaramente riferimento alla triste condiz ione di Trieste, la città giuliana all’epoca ancora sotto occupazione Alleata e minacciata delle brame espansionistiche di Tito.
    E’ ora di far conoscere la Storia ai nostri giovani.

    Daniele Lembo
    Per informazioni Tel. 328 9156050


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