In Italia sono le reginette dei luoghi comuni da pace nel mondo e di frivolezza. In Tibet, le miss, oltre che essere bellissime sono anche molto coraggiose. Come quella che in questi giorni, all’ordine cinese (comunista) di aggiungere sulla classica fascia il nome della Cina a quello del Tibet, si è ribellata e rifiutata di farlo. A dimostrazione di come l’identità e il credere nella propria patria abbia ancora un valore. Contro il materialismo disumanizzante di cui è bandiera l’attuale Cina.
KUALA LUMPUR – Una giovane miss tibetana, la 22enne , ha deciso di ritirarsi da un concorso di bellezza in Malaysia dopo che gli organizzatori, su pressione di Pechino, le hanno annunciato che poteva parteciparvi solo come «Miss Tibet-Cina» e non come «Miss Tibet».
NO A PECHINO – Secondo il diktat di Pechino, la giovane, che aveva già partecipato alle eliminatorie del concorso Miss Tourism per una settimana, doveva indossare la fascia con scritto «Miss Tibet-Cina» o ritirarsi. «Ho sentito che non potevo assolutamente accettare», ha dichiarato ai giornalisti al suo ritorno a New Dehli, la capitale indiana, dove la ragazza studia sociologia.