Esiste il bene ed esiste il male, è chiaro, come esistono i Maestri ed i Mostri…e guai a dissentire dagli insegnamenti “morali” del pensiero dominante o andare contro il monopolio culturale democratico: sei automaticamente fuori, messo da parte, straniero. Dicevamo di maestri, ebbene si, perché oggi, dalle colonne di Libero, Marcello Veneziani ci racconta l’incontro con una scrittrice (sconosciuta ai più): Anna K. Valerio (in foto). Un personaggio alquanto singolare, una giovane friulana, brillante scrittrice, che di recente ha pubblicato “Per grazia con grazia”, dedicato a Nietzsche, e “Infierire” e di cui Veneziani traccia un identikit dettagliato: giovane, bionda, occhi azzurri, con una passione per Platone e per Nietzsche, che legge e traduce testi classici, si definisce “boreale“ e coltiva il “pathos della distanza”: quel senso di estraneità nei confronti di questa società e di questa epoca moderna. La giovane descrive con raffinata eleganza valori, principi e modelli ormai perduti, con uno sguardo alla filosofia di Nietzsche e di Evola ed un altro alle origini del Mito degli iperborei e degli indoeuropei. Insomma, uno ragazza del tutto lontana, sia nell’aspetto che nello stile, dalle “tenebre” che oscurano la sua casa editrice: essi, perché la Valerio scrive per la casa editrice Ar, fondata dal “Mostro” Franco Freda, condannato per associazione sovversiva, processato per la strage di piazza Fontana viene assolto, anche se poi, nel 2000, si trova nella legge Mancino il mezzo per ingabbiarlo comunque, grazie appunto a questa legge che colpisce i reati di opinione: viene condannato per aver fondato un movimento che istiga e incita all’odio e alla discriminazione razziale. Carismatico, colto, fiero della sua idea, non si è mai piegato a chiedere la grazia o il perdono e non si è mai pentito, proprio come Adriano Sofri, leader di Lotta Continua, condannato in via definitiva per l’assassinio del commissario Calabresi. Solo che il “compagno” Sofri è per tutti un maestro ed un eroe che, corteggiato e ospitato dai media e dai salotti culturali, scrive su giornali come Repubblica e il Foglio, scrive libri, insegna. Le analisi politiche e sociali di questo intellettuale riconosciuto sono ritenute perle di saggezza. E quante richieste di grazia, quanta riconoscenza per lui, eterno simbolo della lotta del bene contro il male e di tutte le battaglie sociali e politiche…insomma, anche dietro le sbarre, ci sono idee di serie A e idee di serie B, ci sono Mostri e ci sono Maestri, ma ciò che li distingue non è ciò che hanno fatto concretamente ma il loro allineamento al pensiero dominante…avrai un trattamento certamente di riguardo se stai con loro, non provare a dissentire: questa è la democrazia, questo il suo esempio…