Figlio di Ingroia

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Più che una promessa sembra una minaccia. Il magistrato che si autodefinì “partigiano” anziché imparziale, in partenza per il Guatemala, annuncia che non verrà meno al suo intervento nel “dibattito pubblico”. Forse intendeva quello politico.

(ANSA) – ”Il mio è un arrivederci, non un addio: tornerò in Italia; da li’ guarderò il mio Paese intervenendo nel dibattito pubblico a dispetto dei miei detrattori: non cantino vittoria, Ingroia non fa passi indietro e non fugge”. Cosi’ l’ex procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, a Tgcom 24 alla partenza per il Guatemala dove ricoprira’ un incarico per l’Onu. ”Lascio il processo sulla trattativa. Mi sarebbe piaciuto accompagnarlo ancora un po’ ma so che è in mano a colleghi molto validi”.