Presentazione del 3° Quaderno di Formazione del Militante a Firenze (16.04.2016) – recensione

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Dopo la bella trasferta triestina, la Comunità Militante Raido, si è recata in quel di Firenze, ospite della comunità di Casaggì, oramai un punto di riferimento per la Firenze “non conforme”. Si è svolta presso la sede di Casaggì la presentazione del Terzo quaderno del militante della Tradizione.

presentazione 3 quaderno FIRENZE bLa sede, dotata di un ampio spazio librario dedicato ai rinnovati spazi della Libreria Sherwood, era gremita in ogni ordine di posto. Grande la partecipazione di militanti giovani e giovanissimi, seri ed attenti, dimostrando così la vitalità di questa Comunità fiorentina.

È Marco Scatarzi, responsabile di Casaggì, a fare gli onori di casa e dare avvio alla presentazione. Nelle sue parole è chiaro e forte il richiamo ai principi della Tradizione, nonché l’importanza di conoscerli, risvegliarli e vivificarli, nell’assoluta convinzione che senza tali principi non può esserci un’azione retta e votata verso l’alto. Ogni tipo di attività militante portata avanti, in ogni sede e contesto, deve essere dunque ispirata a Verità e Giustizia.

A seguire Maurizio Rossi, chiaro esempio di intellettuale militante, sottolinea come il contenuto del Quaderno è, in realtà, già presente dentro di Noi. I principi sottesi ad ogni riga, infatti, non sono il frutto di elucubrazioni mentali rivolte alla ricerca della novità a tutti i costi, ma sono elementi costituenti la spina dorsale dell’uomo della Tradizione, a cui il mondo moderno ha posto dei veli, così da farlo precipitare in uno stato subumano.

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Dunque il compito di ognuno di noi è quello di risvegliare questa tensione verso l’alto, di vivificare questi principi, grazie alla nostra azione, dimostrando così l’inesistenza del cosiddetto “mito incapacitante” e l’inconsistenza di tutte quelle critiche alla Tradizione come ad un “qualcosa di superato”.

La conferenza termina con l’intervento della Comunità Militante Raido, teso a sottolineare alcuni punti cardine del Quaderno presentato. Tra questi, si è sottolineato come tale scritto sia il frutto di un lavoro che non ha velleità intellettualistiche, ma è fatto da militanti ed è rivolto a militanti.

Si è inoltre sottolineato come, alla base del disordine odierno, v’è proprio un disconoscimento di un ordine superiore. Per difendersi da questo mondo, e portarsi la dove si attacca, è necessario riunire ciò che è sparso, sulla base della convinzione che il simile attrae il simile – non attraverso una mera attività di proselitismo – bensì sull’ “Essere Esempio”, cioè un reclutamento a vocazione volontaria.

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Il Terzo Quaderno del Militante della Tradizione è quindi un vero e proprio manuale del militante, che fornisce le linee guida per poter agire nel giusto modo nelle varie situazioni che ci troviamo ad affrontare nella vita di ogni giorno. Si toccano tutti i punti (il rapporto con la famiglia e con l’altro sesso, il lavoro, la militanza, etc.) nessuno escluso, perché chi mira a essere uomo della Tradizione sa che, per  tenere sempre e comunque alta la tensione – come l’arco teso e pronto a scoccare – si deve ambire ad essere un uomo integrale, che vive la Tradizione h24 e 365 giorni l’anno.

La giornata finisce con un’ottima aperi-cena offerta dai padroni di casa con cui si conclude, così, questa bella giornata di militanza e confronto. Si torna così a Roma stanchi, ma felici.

L’appuntamento è a maggio direzione Bari, sempre in marcia nel solco della Tradizione!