(a cura della redazione di AT)
Questa iscrizione situata al Foro Mussolini (o Foro Italico, che dir si voglia) rischia di passare quasi inosservata ai più. Nella sua candida e lapidaria semplicità riflette, appesa ad un muro, la luce solare così come lo stesso fascismo in maniera marmorea cercò di farsi faro, nell’Europa e nel Mondo, all’insegna della luce della più schietta Romanità rinnovata. Non nelle sue forme già purulente, perché soggette a divenire, come ogni forma, per inesorabile legge cosmica, ma nel suo spirito più genuino, così come questa stessa lapide testimonia con queste parole, semplici ma perentorie, di cui l’italico genio fascista si fece portatore. Parole Romane, a testimonianza che Roma, è invincibile, è viva nei cuori di chi la vive.
QUESTI LUOGHI
PER PIANTE PALUSTRI
E ACQUE STAGNANTI
LUNGAMENTE ORRIDI
PRESSO LE VIE PER LE
QUALI MOSSE IN ARMI LA GIOVENTÙ ROMANA
A INCIVILIRE L’EUROPA
BENITO MUSSOLINI
CHE LA ROMANITÀ
VUOLE EVOCATA
NON COME RICORDO
MA A INCITAMENTO
ED ESEMPIO
ORDINÒ
FOSSERO BONIFICATI
ABBELLITI SANATI
A MAGNIFICAMENTE
ACCOGLIERE QUANTO
OCCORRA A CREARE
LO SPIRITO ROMANO
NELLE
FUTURE LEGIONI
DELL’ITALIA FASCISTA
OTTOBRE
A. XV