Gobbe e passioni

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Riflessione tagliente e senza alibi tratta da Heliodromos, primavera 1983

gobbo-santa-anastasia-veronaLe passioni, come le gobbe fisiche, sono escrescenze dell’Io – carne della sua carne- che appaiono talvolta, nella loro enormità, come la sola sostanza costituente la vita dell’essere umano. Fra le sue pieghe sembra smarrirsi qualsiasi traccia del Sé – quasi inesistente – e l’immagine che ci si trova davanti è solo quella deformata, ridicola o mostruosa, a seconda dei casi, che prende il sopravvento. Inoltre, è risaputo, di gobbe si riescono a vedere solo quelle degli altri. E’ praticamente impossibile accorgersi dei “lievi difetti” dei propri vestiti, cuciti su misura, se non ci sarà qualcuno che dall’esterno riuscirà a mettere in discussione la visione del mondo che si è cristallizzata attorno.

Se con i nutrimenti occasionali dell’io si può combattere o, se non altro, fingere distacco, con le gobbe passioni il compito diventa più arduo. Tagliare una gobba presuppone sangue e dolore, e non è detto che si riesca sempre a sopravvivere.