Recensione | Primo appuntamento con “KULTUR LAB” (4 e 5 Febbraio 2017)

921

logo KL

Sabato 4 e Domenica 5 Febbraio, nel silenzio delle montagne del Lazio, si è svolto il primo appuntamento di “Kultur Lab”. Iniziativa che si susseguirà a cadenza mensile fino a maggio, animata da comunità militanti di diversa appartenenza geografica ed orientamenti specifici nel segno, però, di un comune fondamentale sentire.

KL è una due giorni militante, aperta su invito, che nasce con l’ambizione di fornire alcuni basilari strumenti di sopravvivenza al militante e non essere travolti dalla corrente. Creare basi comuni su cui poter lavorare su progetti ed iniziative di vario genere. Non perdere di vista l’importanza di trovare elementi di sintesi ed unità (e quindi, nel vero senso della parola, di comunità), laddove tutto intorno è separazione (e quindi individualismo).

Kultur Lab_2

Ritmi serrati, ma senza formalismi da caserma, hanno scandito il sabato e la domenica vissuta insieme. Un giusto mix fra approfondimenti, svago, momenti sportivi e occasioni di conoscenza e confronto faccia a faccia tra comunità militanti, con l’obiettivo (dichiarato) di costituire una vera e propria ‘palestra di idee’. Anche grazie alla presenza di figure di sicuro orientamento, come Mario Polia, che in questo “laboratorio” possono dare il loro prezioso contributo.

Dormire e svegliarsi insieme, mangiare insieme, cantare ed allenarsi insieme; vivere agli stessi ritmi, mentre si governa un fuoco, oppure ci si preoccupa per cucinare per le decine di camerati presenti. Questa è la “Kultur” che abbiamo in mente, lontana tanto dalle sterile palestre dei “dotti” buoni a nulla, quanto dall’attivismo solo-orizzontale e fine a se stesso.

Kultur Lab_3

Perché un “laboratorio”? Perché lo strumento della formazione militante è l’unico modo possibile per la costruzione di un fronte comune che, indipendentemente dalle singole specificità, sappia sviluppare uno spirito fra comunità militanti di fattiva collaborazione. Un “fronte” dove singoli e gruppi militanti, accumunati dallo stile militante e dagli stessi riferimenti fondamentali, possano conoscersi concretamente, scambiarsi esperienze, condividere progetti, lavorare insieme. Senza pan-cameratismi né velleità imperialistiche, riconoscere il simile – dovunque si trovi in Italia, oggi – quale assunzione di responsabilità nella trasmissione alle giovani generazioni di un testimone che non è nostro, ma eterno e che come tale va tramandato.

bandiera della Tradizione

Questa due giorni, così come le successive, si è svolta in montagna. Perché se il corpo è il tempio dell’anima, come ci insegnano gli antichi, allo stesso modo, per operare al meglio su di sé, è necessario portarsi in un contesto idoneo e salutare, lontano dal caos delle nostre città. Ritrovandoci in montagna, in mezzo alla natura, in un luogo lontano dalle contaminazioni del mondo moderno è possibile agire più efficacemente su di se e meglio radicare e metabolizzare l’esperienza vissuta comunitariamente.

Un luogo intimo, aperto agli amici ma chiuso ai nemici, rappresentato dal simbolo che abbiamo scelto per il progetto “Kultur Lab”: una fortezza (interiore ed esteriore) all’interno della quale edificare noi stessi e da cui partire per lanciare l’offensiva.

Questo è stato il primo appuntamento di KL del 2017 e i partecipanti stanno già preparando il secondo appuntamento, in coordinamento e collaborazione.

Arrivederci al mese prossimo e in alto i cuori