ERNST JÜNGER, IL COMBATTENTE, L’OPERAIO, L’ANARCA
Julius Evola scopre, interpreta e racconta Ernst Jünger, testimone dello scorso secolo. Due giganti del Novecento che sembrano appartenere ad un medesimo disegno dello spirito, complici di quella tensione verso l’alto che si manifesta nel sodalizio ideale delle intelligenze scomode e non allineate.
Un viaggio inedito nell’opera jungheriana, capace di alimentare suggestioni ancora attualissime attraverso un’attenta analisi dei suoi capolavori: Nelle Tempeste d’acciaio (1920), L’Operaio (1932) e Il Trattato del Ribelle (1951). Un viaggio che ci racconta lo Jünger soldato, operaio ed anarca, restituendoci anche elementi importanti del pensiero evoliano: dal “realismo eroico” alla volontà di affrontare la pace con un clima interiore da guerra, dal concetto di élites posto su di un piano esistenziale e non solo economico-intellettuale alla differenza fra libertà da e libertà per qualcosa, dalla dicotomia Ordine-Partito alla fortunata formula del veleno che si trasforma in farmaco. Temi antichi, che entrano nella rielaborazione evoliana attraverso una influenza metafisica e tradizionale che richiama grandi mobilitazioni, percorsi verticali e prospettive più ampie.
Un testo affatto superato, che trasmette l’eredità preziosa di un’essenzialità perduta, sullo sfondo di un’epoca che ha smarrito i riferimenti dello spazio del tempo sotto i colpi della prassi digitale e dall’evanescenza finanziaria, attestando la trasformazione delle Nazioni in spazi lisci, del lavoratore in capitale umano, dei popoli in big data e delle azioni in operazioni. Pagine dedicate ai Ribelli che segnano il proprio passaggio al bosco attraverso la scelta consapevole di mantenersi in piedi.
Hic et nunc.
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INDIRIZZI PER L’AZIONE TRADIZIONALE
Titolo completo: Indirizzi per l’Azione Tradizionale
Autore: Gaetano Alì
Anno: 2017
Pagine: 150
Il libro:
ESSERE COMUNITÀ
Titolo completo: Essere comunità. Orientamenti per il militante identitario.
Autore: Marco Scatarzi
Anno: 2017
Pagine: 230
Il libro:
Che cos’è la Comunità militante? L’autore risponde a questo interrogativo passando in rassegna i princìpi che la animano e i metodi operativi che la mettono in movimento. Dalla falange spartana alla moderna Gemeinschaft e dall’etica del Bushido alla mistica fascista, identificando nell’armonia essenziale della Comunità una risposta identitaria al modello mondialista: i legami organici come argine all’isolamento del consumatore globale, il sodalizio cameratesco come alternativa alla massificazione dell’individuo-atomo, la sintesi delle differenze come freno al livellamento dell’universalismo, la condivisione delle idee come diga all’automatismo nichilista.
Essere Comunità: anteporre la gerarchia dei migliori all’egualitarismo dei mediocri, la sacra verticalità dello spirito alla profana orizzontalità della materia, la reciprocità del dono all’interesse del profitto, il senso delle radici al non-senso dello sradicamento, il retaggio della Tradizione al falso mito del progresso, la profondità dell’essere e del fare alla superficialità dell’apparire e del parlare. La Comunità come atto di resistenza al dominio del mercato: il senso del limite oltre lo sconfinamento della dismisura, l’appartenenza alla Patria sovrana oltre lo spaesamento cosmopolita, il sangue e il suolo oltre la burocrazia e il denaro, il confronto delle specificità oltre l’omologazione del pensiero unico.
E infine il militante, il Ribelle al servizio impersonale di una weltanschauung che lo spinge al superamento di se stesso, vincolandone il destino di soldato politico ad un giuramento di lealtà. Pagine di milizia, che oltrepassano il fatalismo sciocco per lanciare una sfida eroica al terzo millennio: risvegliare la Civiltà che dorme con il fuoco imperituro delle anime incendiarie.
DONBASS
Titolo completo: Donbass. Una guerra nel cuore d’Europa
Autore: A.A.V.V.
Anno: 2017
Pagine: 130
Il libro: La guerra nel Donbass non fa rumore: migliaia di morti e un fronte di combattimento ancora aperto, ma nessuna notizia nei nostri rotocalchi. Questo contributo offre una panoramica generale del contesto economico e strategico che precede e accompagna il conflitto in atto: dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica alle rivolte di Euromaidan, dal golpe ucraino alla nascita delle Repubbliche Popolari di Doneck e Lugansk. Un viaggio nella geopolitica dell’Est Europa, dove le consorterie occidentali perseguono lo scopo di minare la potenza russa, alimentando tensioni religiose, etniche e sociali. Un collage che raccoglie le analisi, le testimonianze e le immagini di reporter e volontari impegnati sul campo per documentare i fatti o portare un sostegno umanitario. Uno spunto di riflessione fuori dagli schemi del “politicamente corretto”, dove il dramma della guerra non cancella la fierezza di un popolo che ha preferito il rumore metallico di un Kalashnikov al silenzio assordante della rassegnazione.
QUI EZRA POUND
Titolo completo: Qui Ezra Pound. Pagine poundiane nella RSI.
Autore: Fabrizio Vincenti
Anno: 2017
Pagine: 208
Il libro:
Pound, da sempre sostenitore del Fascismo, dette senza sosta il suo contributo alla Repubblica Sociale Italiana, pagato poi a durissimo prezzo nel dopoguerra con un internamento durato tredici, lunghissimi anni. Articoli. Poesie. Note. Manifesti. Opuscoli. Traduzioni. Saggi. Una produzione febbrile, solo in parte recuperata alla fine della guerra. Il saggio di Fabrizio Vincenti ricostruisce nel dettaglio quei 600 giorni di ostinato impegno rivolto al sogno di un mondo liberato dall’usura e fa luce sulla sua produzione giornalistica, condensata nella collaborazione a ben sette testate diverse, dalle quali vengono estratti articoli, molti dei quali rimasti per decenni sconosciuti.
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POPULISMO
Titolo completo: Populismo. La fine della destra e della sinistra.
Autore: Alain De Benoist
Anno: 2017
Pagine: 304
Il libro:La Brexit in Inghilterra, l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti, il crollo del consenso ai partiti storici in Francia nonché la vocazione maggioritaria di movimenti politici non istituzionali in Italia, in Spagna e in altri Paesi occidentali, dimostrano la centralità del fenomeno populista nel nostro presente. Ma che cos’è esattamente il “populismo”? Un sintomo della crisi generale del principio di rappresentanza e legittimità delle istituzioni? Un’ideologia? Una mentalità e uno stile politico? Oppure è fondamentalmente la manifestazione di una richiesta di democrazia, di fronte a governi tecnocratici che pretendono paradossalmente di “governare senza il popolo”? A tali domande risponde quest’opera di Alain de Benoist, che parte dall’attualità più immediata per individuare le poste in gioco politiche, sociologiche e filosofiche di un dibattito fondamentale per comprendere il passaggio epocale cui stiamo assistendo.
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IMPERIUM 
Titolo completo: Imperium
Autore: Carl Schmitt
Anno: 2015
Pagine: 304
Il libro:
In questa lunga intervista del 1971, qui pubblicata per la prima volta in trascrizione integrale e corredata di essenziali note di commento, l’ormai ottantatreenne giurista Carl Schmitt risponde alle domande dello storico Dieter Groh e del giornalista Klaus Figge, offrendo un insostituibile documento autobiografico, che si rivela anche una preziosa fonte diretta per la storia del Novecento.
Dalle sue origini cattoliche al rapporto conflittuale col mondo protestante tedesco, dagli studi universitari alla carriera accademica, Schmitt affronta, senza scantonare, le ombre del suo controverso impegno politico, inquadrandolo nei tormentati anni che dalla Repubblica di Weimar portarono alla conquista del potere da parte del Nazionalsocialismo in seguito alla nomina di Hitler a cancelliere.
Schmitt espone gli episodi della sua vita privata e pubblica distribuendoli lungo un ben calibrato percorso, che scandisce rigorosamente in date e contesti, ricontrollando minuziosamente tutti i dettagli sui propri diari stenografici dell’epoca e su altri documenti conservati nel suo archivio personale, in una costante tensione fra testimonianza individuale e storia collettiva. Grazie a questa tensione, il colloquio riesce a far emergere la straordinaria competenza politica, tattica e persino amministrativa di Schmitt, senza per questo trascurare la sua determinazione a cercare una chiave metastorica su cui basare e giustificare la propria opera. La biografia del giurista attraversa, come è noto, i momenti più drammatici della storia europea, ma i suoi ricordi, che vibrano nella viva voce narrante del protagonista, non sono le malinconie di un vecchio reduce, bensì le argomentate istanze di un uomo che obbedisce con coerenza al ruvido comandamento di Nietzsche: «Che non si commettano viltà verso le proprie azioni! Che non le si pianti poi in asso!».
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IL POTERE DELLA DROGA NELLA POLITICA MONDIALE
Titolo completo: Il potere della droga nella politica mondiale
Autore: Yann Moncomble
Anno: 2017
Pagine: 344
Il libro:
La stima dei profitti derivanti dalla vendita della droga è di circa trecento miliardi di dollari l’anno. Questa somma strabiliante spiega la grande potenza di cui possono disporre i “signori della droga”, i quali non sono sempre quelli che la stampa mondiale ci propina in continuazione. Il potere della droga è in alcuni casi diventato un vero e proprio Stato nello Stato. Anche i partiti politici, consciamente o no, hanno in passato approfittato e forse ancora oggi approfittano di questa manna caduta dal cielo. Naturalmente non senza una contropartita politica… Il denaro sporco prodotto dalla droga non trasuda più attraverso gli interstizi del sistema, ora lo inonda letteralmente. Come ben scriveva Jean-Michel Helvig su “Liberation” del 28 agosto 1989: “Come avviene per i petrodollari, anche i narcodollari hanno un peso rilevante sui mercati finanziari mondiali e nessuna frontiera può loro sbarrare la strada. E nessuna banca, anche se nazionalizzata, può essere sicura in modo assoluto di non detenere denaro sporco.”
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