Bergoglio si circonda di atei. Anche lui lo è?

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Il giornale cattolico vaticanista ‘Avvenire’ incarica il vignettista Staino, che è presidente dell’UAAR (quella associazione di atei che diffonde lo sbattezzo), erede di Margherita Hack, anticlericale convinto. Dovremmo allora chiedere a Bergoglio: ma perché un avversario della Chiesa deve essere assunto, al posto di altri vignettisti non avversi alla Chiesa?
Ma non lo chiederemo. Perché ormai abbiamo capito e svelato il viscido piano di Bergoglio, per la sovversione. Circondando la Chiesa di vermi striscianti nell’intellighenzia e nei salotti che tanto piacciono all’argentino. Sostituendo gli immigrati e gli invertiti ai santi e ai martiri. 

(www.repubblica.it) – 06/10/2017 – Staino, ateo e vignettista dei vescovi: “Anticlericale solo se i preti sfruttano”. L’ideatore di Bobo spiazza l’Uaar, associazione di non credenti di cui è presidente. “Sono sbalorditi per la mia collaborazione con Avvenire, ma il dialogo fa parte della laicità”

“Ateo sono e ateo rimango”. Premessa doverosa da parte di Sergio Staino, 77 anni, direttore dell’Unità fino allo scorso aprile, ma soprattutto fumettista e vignettista che, da domenica scorsa, ha iniziato a collaborare con Avvenire, il quotidiano della Conferenza episcopale. Un salto triplo che a Staino, inventore di Bobo, prototipo del militante di sinistra scontento, è costato le critiche dell’Uaar, l’unione atei e agnostici razionalisti, di cui lui stesso è presidente onorario. Carica che gli fu data da Margherita Hack. “Ora mi tocca scrivere un pezzo per il loro sito”.

Per dire cosa?
“Per tranquillizzarli, ovviamente, sulla mia laicità”.

È stata messa in dubbio?
“Mi ha telefonato un mio amico dall’Uaar per dirmi che stanno ricevendo messaggi sbalorditi e incazzati da parte dei soci. Ma fanno male a prendersela così, il dialogo fa parte della laicità dello Stato ed è fondamentale proprio quando le forze che si parlano sono oneste. Il problema semmai è un altro”.

Quale?
“Che queste associazioni nate per scopi molto precisi a volte perdono di vista i loro compiti e si trasformano in partiti. È un rimprovero che faccio alla Cgil, all’Anpi e anche all’Uaar che unisce persone non credenti sui temi della laicità dello Stato. La loro missione è questa, mica quella di non parlare coi cattolici”.

E da sinistra come l’hanno presa?
“I cattolici di sinistra sono entusiasti, ma ho ricevuto anche mail di persone che si dicono di sinistra e mi attaccano”.

Con quali argomenti?
“Mi scrivono: “Non ti rendi conto che questo papa è peggio degli altri perché dietro una faccia buonista nasconde altro”.

Per lei, invece, Bergoglio cos’è?
“Quando ho sentito il suo ultimo discorso sui migranti mi si è allargato il cuore. Sono parole che mi piacerebbe sentire da tutta la sinistra. Poi, certo, stiamo parlando di una monarchia assoluta teocratica, non è il massimo della democrazia”.

Ma lei è ancora ateo?
“Certo, anche se ho una formazione cristiana. Da bambino facevo catechismo e mi piaceva. Ma Gesù l’ho sempre visto sotto l’aspetto umano. A Dio proprio non c’arrivo”.

E anticlericale?
“L’anticlericalismo è una difesa quando il clero faceva parte dei ceti sfruttatori, quando si mette al servizio del potere, quando ha un atteggiamento antiscientifico”.

È una caratteristica che il suo Bobo, il personaggio più famoso da lei creato, perderà nelle sue strisce su Avvenire?
“Bobo non ha perso i suoi valori: ha esaltato quelli che già c’erano.

D’altronde il primo elemento dell’essere di sinistra è essere buoni: se non vuoi bene al prossimo, se non hai un atteggiamento costruttivo e solidale non puoi essere di sinistra. Vedi Grillo: lui è cattivo, vendicativo, rancoroso: con la sinistra non c’entra nulla”.