I buoni governanti

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Allegoria del Buon Governo (Ambrogio Lorenzetti, Palazzo Pubblico di Siena, 1338-1389)

«(…) Oggi la maggior parte delle Città è retta da uomini che si azzuffano per delle ombre e sono in perpetua rivolta per il potere, come se fosse un gran bene. Ma in verità le cose stanno in tal modo: lo Stato che è amministrato meglio di ogni altro, è senz’altro quello in cui detiene il potere chi meno lo desidera; viceversa, lo Stato che è retto peggio sarebbe quello che ha uomini di governo di natura opposta a questa. 

(…) Questa è la verità, caro amico: potrai avere uno Stato ben governato solo se riuscirai a trovare, per chi vorrà governarlo, un modo di vivere migliore del potere stesso. Effettivamente, è solo in una società siffatta che i ricchi avranno accesso al comando; ma non saranno i ricchi di oro, bensì di ciò di cui deve abbondare l’uomo felice: intendo dire una condotta di vita onesta e saggia. Ma se dei pezzenti avidi di trar profitto personale si avventano sul bene pubblico, con tutte le intenzioni di doverne strappare il proprio tornaconto, non ti sarà possibile avere una Città ben governata, in quanto, essendo il potere oggetto di discordia, una guerra fratricida e intestina prima o poi manderà in rovina i contendenti e con loro tutto il resto dello Stato».

Platone, La Repubblica