VIDEO | Vi presentiamo Santò… il robot che ci aiuta a pregare

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La modernità è pronta a fornirci anche un supporto “spirituale” a quanto sembra dal (triste) servizio di “Striscia la notizia” che riportiamo.

Con il beneplacito del CEI, nella figura di Don Ivan Maffei, “grazie” a questo robot, la preghiera è privata della sua forza: ricongiungere l’uomo a Dio ed alla parte più alta di se.

Come ci insegna la Tradizione, attraverso queste parole di grandi padri ortodossi, “il primo grado della preghiera consiste nel cacciare con un pensiero o con una parola semplice e ferma le varie immagini nel momento stesso in cui sorgono. Il secondo consiste nel mantenere rivolto il nostro pensiero a ciò che diciamo e pensiamo. Il terzo è il rapimento dell’anima nel Signore.”- San Giovanni Climaco

Ed ancora, Sant’Ignazio di Ninive si interroga “Che cos’è la preghiera? Una mente libera da tutto ciò che è terreno ed un cuore rivolto interamente all’oggetto della speranza. Allontanarsi da questa condizione significa imitare l’uomo che getta nel solco semi di varie piante e che ara servendosi di un bove e di un asino.

La preghiera senza distrazione produce all’anima il pensiero costante di Dio. È una nuova incarnazione: Dio abita in noi in seguito al nostro continuo raccoglimento in lui, accompagnato da una faticosa ricerca della sua volontà da parte del cuore.”

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