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Scienziato rosicone: Giulio Cesare era più bello di te

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La fasulla ricostruzione 3D di Giulio Cesare
Come sempre la pseudo-scienza, che ha perso ogni riferimento verticale, perde tempo dietro ricerche stupide e inutili, come la cioccolata che cura le carie e forme di vita umane su pianeti lontani.
Oggi abbiamo l’ennesima pagliacciata, volta a denigrare e offendere, a ‘umanizzare’ e ridicolizzare un personaggio storico di elevata caratura che, nel bene e nel male, ha segnato la gloriosa Storia di Roma: ecco il presunto ‘vero’ cranio di Giulio Cesare, un obbrobrio deforme e bruttissimo.
Tutto ciò ovviamente non colpisce mai i personaggi allineati alla cultura occidentale al progresso, bensì quelle figure comunque scomode, che rimandano all’Europa vera, quella romana, di miti ed eroi, che oggi fanno impallidire i ‘divetti’ da quattro soldi che abitano le televisioni e i palazzi dei potenti.
Probabilmente, lo ‘scienziato’ ha rivisto qualche suo trauma infantile in quel cranio, perché il nostro Giulio Cesare non era quel manichino di gomma, bensì un condottiero forte e romano.

(www.repubblica.it) – Nuovo look per Giulio Cesare: aveva gli occhi piccoli ed era “capoccione.

Il nuovo look di Giulio Cesare è stato ricostruito partendo dalla scansione 3D di un busto in marmo conservato nel museo olandese e considerato il più antico ritratto del generale romano. Mostra una deformità del cranio dovuta a un parto difficile.

Il ‘vero’ Caio Giulio Cesare

Le illustrazione dei libri di storia di mezzo mondo che riguardano Giulio Cesare forse dovranno aggiornarsi. Altro che sguardo fiero e acuto, pronto a spronare i legionari sul campo di battaglia: console e dittatore della repubblica romana aveva in realtà un’espressione placida, con occhi piccoli e ravvicinati e una calvizie incipiente che rendeva ancora più spazioso il suo “capoccione”, deformato probabilmente fin dalla nascita a causa di un parto difficile. Almeno, questo è il suo volto secondo la ricostruzione in 3D svelata al Museo Nazionale delle Antichità di Leiden, nei Paesi Bassi, in occasione dell’uscita di un libro sul generale romano scritto dell’archeologo Tom Buijtendorp, promotore dello studio.  

Il nuovo look di Giulio Cesare è stato elaborato mettendo insieme diverse raffigurazioni. L’ha elaborato da Maja d’Hollosy, archeologa e antropologa fisica specializzata nella ricostruzione di volti, che è partita dalla scansione 3D di un busto in marmo conservato nel museo olandese e considerato il più antico ritratto del generale romano. La scultura è piuttosto danneggiata e per questo le parti mancanti (come il naso e il mento) sono state ricostruite sulla base del cosiddetto busto di Tusculum, trovato nel sito dell’antica città di Tusculum, a sud di Roma, e oggi conservato nella collezione del Museo Archeologico di Torino. L’identikit è stato quindi rifinito grazie all’effige di Giulio Cesare impressa su una moneta antica.