Quando pensiamo a Google, pensiamo ai vantaggi e alle comodità che ci fornisce. Spesso pensiamo anche alle ingerenze che riesce a creare nelle nostre vite nonché al traffico di dati incredibile che si genera utilizzando Google: cerco un volo per Londra e immediatamente la pubblicità e le notizie che mi appaiono parlano di Soho e calcio inglese.
Ma non è tutto qui: non è possibile nemmeno immaginare l’impero Google. Un impero che rinuncia spesso, nelle sue ‘province’, a utilizzare il nome ‘Google’, ma che tale è: auto, hotel, tech, medicina, etc. Ecco l’impero Google, ramificato ovunque. Inquietante, ma simbolico: eccolo il gigante di argilla, ecco il mostro incontrollabile.
(it.businessinsider.com) – 02/08/2018 – La società un tempo nota come Google è molto più grande di quanto la maggior parte delle persone immagini.
Molti dei progetti e delle società controllati da Alphabet Inc., la holding che Google ha creato nel 2015, hanno recentemente fatto parlare di loro.
Martedì 10 luglio, l’analista di Rbc Capital Mark Mahaney ha pubblicato una relazione ottimistica sul futuro di Waymo, la società per le auto a guida autonoma che dovrebbe avviare operazioni commerciali a Phoenix, in Arizona, entro la fine dell’anno.
E mercoledì 11 luglio il ramo per la ricerca e lo sviluppo di Alphabet, X, ha annunciato che due progetti, Loon e Wing, sarebbero diventati delle aziende indipendenti all’interno di Alphabet.
Questo lieve aumento di notizie ci ha ricordato che sono passati quasi tre anni da quando Google ha ampliato tutta la sua struttura societaria per formare una casa madre: Alphabet.
La riorganizzazione era stata pensata per permettere a tutte le sue aziende di operare più efficacemente, piano a cui l’amministratore delegato Larry Page stava lavorando da anni con un progetto segreto chiamato “Javelin”.
La mossa ha inoltre consentito a Page di ritirarsi dalle attività quotidiane per “concentrarsi sul quadro generale”.
Adesso Alphabet è una società immensa che comprende tutto, dai palloni aerostatici per la diffusione di internet alle macchine a guida autonoma fino a Google Cloud.
Questa è una buona occasione per gettare di nuovo uno sguardo alla struttura di Alphabet, CLICCANDO QUI.