(tratto dalla pagina fb del Gruppo Escursionistico Orientamenti) – 26/10/2018
Per la consueta uscita mensile decidiamo questa volta di salire il monte Sirente dal versante Nord.
Alla partenza da Roma la giornata si presenta meteorologicamente molto incerta, i giorni passati sono stati molto piovosi e le previsioni prevedono ancora piovaschi sparsi. Stabiliamo comunque di partire visto che i temuti temporali perlomeno non sono previsti; procedendo lungo l’autostrada intravediamo piccoli ed incoraggianti sprazzi di cielo sereno.
Nel versante nord il Sirente è una lunga parete rocciosa strapiombante di aspetto dolomitico, a cui seguono ripidi pendii erbosi e più in basso una estesa fascia boschiva. Un territorio rimasto selvaggio per un’escursione molto interessante sotto l’aspetto sia paesaggistico che naturalistico, dov’è facile incontrare camosci e grifoni.
Imbocchiamo l’itinerario proprio accanto allo chalet dei prati del Sirente e da subito si è dentro la faggeta su un sentiero facile e ben segnalato, dove sostanzialmente bisogna prestare attenzione a due biforcazioni mantenendo sempre la destra per il sentiero n. 15. Usciti dal bosco il sentiero prosegue evidente fin sulla cresta, raggiunta la quale la si percorre verso destra fino in vetta.
Il tempo, pur rimanendo nuvoloso tanto da precluderci la visuale panoramica che la vetta avrebbe potuto offrire, ci ha non solo risparmiato la pioggia ma anche regalato quella tipica atmosfera che si ha in montagna con il brutto tempo: nuvole multiformi che al vento si modellano sui pendii e che lasciano intravedere, in una accentuata visuale aerea, alterni scorci di paesaggio sulla valle.
In questa atmosfera, data anche e soprattutto dal sopraggiungere dei tipici colori della stagione, siamo consapevoli di quello che è il vero dono dell’autunno: l’invito al raccoglimento e alla introspezione.