1 Dicembre 2010
Amo la mia gente.
Uomini forti dai volti bruciati dal sole e segnati dalla fatica e dal vento.
Donne fiere in cui si mescolano saggezza e dolcezza.
Uomini che conoscono la vita, sofferta ed apprezzata, lontano dalla banalità dei servi e dei potenti.
Donne che conoscono l’Amore, donato con semplicità rituale lontano dalla volgarità di amplessi ben pagati.
La mia è gente che sa amare e che sa battersi e che non conosce la resa.
Chi è abituato a soffrire in silenzio, chi sa dare senza nulla pretendere in cambio, chi sa
dosare orgoglio e umiltà e negare valore ai miserabili vantaggi del potere,
questi accetta la lotta e disprezza la via della fuga inventate dagli strateghi senza anima.
La mia è gente che sa essere fedele, ad in’idea, ad un amico, ad un ricordo.
Gente che è ricca di dignità e non possiede altri beni. Se non quelli che sa strappare alla Terra
o scavare nel suo cuore che batte impazzito nell’ansia di riconquistare quanto gli fu tolto dai
senza volto moderni.
(La mia Gente, Paolo Signorelli)