In memoriam | Paolo Signorelli

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1 Dicembre 2010

Amo la mia gente.

Uomini forti dai volti bruciati dal sole e segnati dalla fatica e dal vento.

Donne fiere in cui si mescolano saggezza e dolcezza.

Uomini che conoscono la vita, sofferta ed apprezzata, lontano dalla banalità dei servi e dei potenti.

Donne che conoscono l’Amore, donato con semplicità rituale lontano dalla volgarità di amplessi ben pagati.

La mia è gente che sa amare e che sa battersi e che non conosce la resa.

Chi è abituato a soffrire in silenzio, chi sa dare senza nulla pretendere in cambio, chi sa

dosare orgoglio e umiltà e negare valore ai miserabili vantaggi del potere,

questi accetta la  lotta e disprezza la via della fuga inventate dagli strateghi senza anima.

La mia è gente che sa essere fedele, ad in’idea, ad un amico, ad un ricordo.

Gente che è ricca di dignità e non possiede altri beni. Se non quelli che sa strappare alla Terra

o scavare nel suo cuore che batte impazzito nell’ansia di riconquistare quanto gli fu tolto dai

senza volto moderni.

(La mia Gente, Paolo Signorelli)