Qualche anno fa sembrava che la categoria umana dovesse dividersi tra possessori e non-possessori di iPhone. Ma oggi Siri non funziona, obsolescenza programmata, prezzi alle stelle: nel mondo del cambiamento e del divenire, tutti sono di passaggio e destinati all’oblìo. Figuriamoci un mostro ‘pseudo-sacro’ come Apple, che piano piano sta perdendo il suo fascino sui consumatori. D’altra parte, nel mondo in cui devi ‘cambiare sempre e comunque’, gira e gira, prima o poi si fallisce e si cade. Toccherà a tutti quelli che erigono la loro esistenza sul mutevole e il contingente, orizzontale piatto. Toccherà a chi non ambisce all’eternità.
(it.sputniknews.com) – Una presentazione fallimentare
Di questo sono state responsabili essenzialmente le voci e le numerose anticipazioni ufficiose, ma l’annuale presentazione di settembre della Apple quest’anno è risultata scialba e senza grandi sorprese.
I nomi, le specifiche e le schede tecniche dei nuovi iPhone sono comparsi online il giorno prima dell’evento e non hanno suscitato il solito effetto sorpresa che è il vanto della società.
Infatti, mentre in passato la società di Tim Cook riusciva a mantenere in maniera magistrale il segreto riguardo ai dettagli della presentazione e dei nuovi prodotti, anno dopo anno questo è diventato sempre più difficile da attuare.
La presentazione non ha suscitato l’effetto dovuto non solo perché tutti i dettagli principali si conoscevano già prima. Quest’anno Apple ha lanciato l’iPhone XS che è praticamente l’esatta copia dell’iPhone X dell’anno scorso: le uniche differenze riguardano la produttività e la telecamera. I fan della mela non sono rimasti sorpresi da questo upgrade.
Spiacevoli sorprese
Per ironia della sorte, tutte le sorprese che davvero avevano suscitato interesse negli utenti si sono rivelate spiacevoli. Innanzitutto, la Apple ha dichiarato di voler interrompere la produzione degli iPhone 6S e degli iPhone SE, due modelli “popolari” che si erano guadagnati l’amore degli utenti per il buon rapporto qualità-prezzo.
Un’altra notizia spiacevole ha interessato tutti coloro che aspettavano il caricatore wireless AirPower che doveva essere presentato già nel 2017. Non solo alla presentazione di quest’anno non se n’è fatta menzione, ma Apple ha addirittura eliminato tutte le informazioni riguardanti questo dispositivo dal sito ufficiale.
Un rincaro generale
Il nuovo rincaro dei dispositivi della mela ha suscitato nei fan un certo nervosismo.
Nel 2018 la società ha alzato i prezzi di tutti i prodotti più popolari. Nel 2017 il prezzo base dell’iPhone 8 era 699 dollari. A settembre la Apple ha presentato l’iPhone XR che è diventato il modello meno costoso con un prezzo di 749 dollari.
Lo stesso per gli altri dispositivi.
La versione base dell’Apple Watch di quest’anno ha subito un rincaro di 70 dollari rispetto alla precedente, quella dell’iPad Pro di 150 dollari, il MacBook Air e il Mac Mini di 300 dollari.
Va detto che nessuno di questi dispositivi ha subito modifiche che l’abbiano reso più avanzato e interessante: infatti, non sono altro che versioni leggermente potenziate dei modelli precedenti e questo rende ingiustificato un simile aumento del prezzo.
Siri va messa a posto
Quando Siri fece il suo debutto sull’iPhone 4S nel 2011, fu un vero e proprio successo. Sfortunatamente per Apple, da allora il mercato degli assistenti vocali si è sviluppato a tal punto che Siri è rimasta indietro rispetto ad altri assistenti IA.
Gli assistenti proposti da altre società della Silicon Valley sono compatibili con un numero di dispositivi maggiore rispetto a Siri e hanno anche più funzionalità.
Per reggere il confronto con gli altri assistenti vocali Siri deve imparare a carpire meglio la voce umana, a reagire in maniera più precisa ai comandi e a coadiuvare in modo più personalizzato l’utente.
iOS 12 non impressiona
Oltre ai diversi dispositivi, Apple ogni anno lancia un aggiornamento del suo sistema operativo che si installa su praticamente tutti i modelli di iPhone esistenti. Questa volta iOS 12 non è stato un granché per i possessori della mela: infatti, questa versione è molto simile a iOS11.
Quest’anno le uniche novità degne di nota per iOS sono state il raggruppamento delle notifiche e l’impostazione del tempo limite di utilizzo per varie applicazioni. Secondo gli esperti, queste modifiche non avrebbero suscitato alcuna reazione per un semplice motivo: mentre prima la Apple presentava aggiornamenti che cambiavano in maniera sostanziale l’esperienza dell’utente, ora invece le modifiche sono quasi impercettibili.
Si potrebbe dire che la società abbia viziato i suoi fan a tal punto che ora questi difficilmente si stupiscono. Ma, più probabilmente, ogni anno la Apple fatica sempre più a tener il passo con i suoi stessi standard.