GEO sale sul Monte Marsicano – recensione

718

a cura del Gruppo Escursionistico Orientamenti

Dopo le attività alpinistiche sui canali del Terminillo ci dedichiamo ad un’escursione più lunga e articolata nel magnifico scenario del Parco Naturale d’Abruzzo.

Superato l’abitato di Opi inizia il sentiero che porta alla vetta del Monte Marsicano (2245 metri).

La temperatura è alta, oltre dieci gradi, siamo ad inizio marzo ma sembra di essere ad aprile inoltrato.

Ci portiamo comunque sci e ciaspole, perché in quota è comunque ben innevato.

Tra alberi caduti e vegetazione fitta, dopo aver guadato il torrente, ci muoviamo seguendo più il nostro orientamento che i segnali, non sempre evidenti almeno nella prima parte; successivamente il sentiero sale regolare e ci consente di guadagnare quota.

Iniziamo a mettere i piedi sulla neve solo dopo i 1700 metri, chi ha gli sci sceglie di salire sul pendio innevato, chi ha le ciaspole sceglie invece di aspettare a metterle e seguire una linea di erba e sassi che consente di procedere più velocemente, anche se in maniera scomoda e faticosa, fino a oltre i 2000 metri.

Il vento ora è forte, e la temperatura percepita è nettamente più bassa, per questo non ci soffermiamo molto in vetta.

Purtroppo parte del panorama è leggermente nascosto dalle nuvole ma la visuale dalla vetta più alta del Parco è veramente maestosa: Maiella, Laga, Catena del Gran Sasso, Gruppo del Velino Sirente, e proprio sotto di noi la Val Fondillo e la zona della Camosciara.

Riscendiamo rapidamente su neve, soprattutto chi lo fa sciando su neve piacevolmente trasformata, per proseguire tra i boschi di faggi e ampie radure, il cielo si apre e la temperatura ancora mite rende il rientro molto piacevole. Siamo alle auto in circa due ore ampiamente soddisfatti.

Alla prossima gita

Geo sale!