Tonno e craker, dignità e coraggio

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(a cura della Comunità Militante Furor)

Potremmo benissimo attribuire alla parola ‘crudeltà’ la seguente definizione: “mancanza di considerazione del bene e di quanto è buono”. Nella vita spesso ci siamo trovati ad avere un ruolo da spettatori di fronte a determinate azioni, e spesso non ci abbiamo pensato due volte a definire alcune scelte o alcune persone crudeli. Oggi vogliamo riflettere su un caso che sta destando scalpore e che la stampa valuta appunto crudele.

A Minerbe (Verona) il Sindaco di una scuola ha deciso di dare come pasto tonno e cracker ai bambini che si trovano in arretrato con i pagamenti della mensa. Le famiglie che non pagano regolarmente sono una trentina, delle quali sei italiane, le restanti sono straniere. La retorica buonista ovviamente non ci ha messo molto a venire a galla, tant’è che il Preside di questa scuola ha ricevuto insulti molto pesanti; in questo come al solito si evidenzia la mancata coerenza dei buonisti che non trovano altro mezzo per esprimere le proprie idee se non con la violenza, fisica o, come in questo caso, verbale. Leggendo un articolo scritto da una qualsiasi testata giornalistica, la gente non ci pensa due volte ad aggregarsi al pensiero buonista della stampa e a giudicare questo gesto crudele, noi vogliamo invece analizzare ogni dettaglio di questa vicenda scrupolosamente.

Il Sindaco di Minerbe più volte ha proposto alle famiglie insolventi alcune soluzioni; quali ad esempio lavorare per i servizi sociali, ma le risposte sono state per lo più negative o nulle. Di fronte al menefreghismo di famiglie che pretenderebbero di avere per i propri figli cibo gratis, recando spese a terzi, il sindaco ha preso la decisione di somministrare ai figli delle famiglie non paganti, cracker e tonno.

A differenza degli altri giudizi, noi vediamo in questo un’azione di coraggio. Non esitiamo ad affermare che il Preside di questa scuola ha avuto un coraggio non comune ad una persona che occupa una carica politica; egli si è sottoposto al rischio di essere insultato dai numerosi ben pensanti che popolano il nostro Paese, rischio che alla fine si è dimostrato effettivo.

Nel mondo moderno la gente non è più abituata a lottare per avere qualcosa, è convinta che i beni materiali possano soddisfare ogni esigenza e far stare bene in ogni situazione, ed è per questo che in contesti simili è subito pronta a puntare il dito verso chi cerca di mandare al prossimo un messaggio che racchiude onore: lottare e fare sacrifici per ottenere qualcosa. Il Sindaco del comune in questione sa bene cosa voglia dire questo, ha visto fare due lavori al padre per portare avanti una famiglia, e giustamente adesso non trova giusto regalare qualcosa a chi prepotentemente, come un bimbo viziato, pretende. Il sindaco ed il Preside vorrebbero tramandare questi valori alla nostra civiltà, che ormai abbraccia sempre di più, spesso anche inconsciamente, la visione buonista e moralista tipica dei radical chic.

Sicuramente non è bello veder pranzare bambini con razioni alimentari diverse, ed è proprio questo che dovrebbe scuotere la coscienza dei genitori portandoli ad accettare i lavori a loro proposti e a sacrificarsi per i loro bambini, ma questo ormai è un tema sconosciuto a questa società di pretese e consumismo. Non sarebbe giusto nemmeno per i genitori dei bambini che pagano regolarmente vedere razioni alimentari che vengono regalate a chi, fregandosene, pretende un qualcosa per il quale non è disposto a lottare.

Il fatto che la maggior parte delle famiglie siano straniere inoltre la dice lunga su quanto l’Italia sia un paese che non può, per varie ragioni, tra cui quella economica e lavorativa, ospitare l’enorme massa di immigrati che parte quotidianamente. Antonio Candreva, calciatore dell’Inter, si è offerto di pagare la mensa a tutti i bambini che hanno pagamenti arretrati. Siamo convinti che il suo gesto sia partito dal cuore e non sia stato effettuato per far parlare positivamente di sé, bensì per fare del “bene”, così facendo però ha annullato il messaggio che il sindaco ed il Preside volevano trasmettere ai bambini e ai loro genitori; ovvero quello di tornare a lottare per avere ciò che è possibile ottenere, ed essere pronti al sacrificio e al dono incondizionato.

La notizia di cronaca la trovate qui di seguito:
https://www.repubblica.it/cronaca/2019/04/09/news/parla_il_sindaco_di_minerbe_candreva_paghera_la_mensa_a_tutti_i_bambini_poveri_-223611591/?ref=RHPPLF-BH-I0-C4-P4-S1.4-T1