Potevano forse mancare le violenze sessuali sui minori, chiamasi “Pedofilia”, in questa turbe storia di LGBT che macchinano per sottrarre figli minori ai genitori naturali? Certo che no… Ecco cosa accadeva.
E, seppur spesso discutibile in molte posizioni, il nostro plauso va a Il Giornale che sta approfondendo questa notizia dandole il risalto che altri media prezzolati non concedono.
(tratto da www.ilgiornale.it, di Francesca Bernasconi) – Torture sui bambini, accertati 2 casi di stupro nelle famiglie affidatarie
Tra gli affidatari anche titolari di sexy shop e persone con problemi psichici.
Prima tolti ai genitori per denaro, poi sottoposti a torture e infine stuprati.

Nel giro sono coinvolti politici, medici, assistenti sociale e persino il sindaco Pd di Bibbiano, che falsificavano relazioni e alteravano i ricordi dei piccoli, per convincere il giudice a dare i bambini in affido. Gli investigatori hanno intercettato ore e ore di lavaggi del cervello sui bambini, a opera di psicologi e assistenti sociali che, per alterare i ricordi dei minori, ricorrevano anche a scosse elettriche, quella che loro chiamavano “macchinetta dei ricordi”. Tramite gli elettrodi venivano generati falsi ricordi di abusi sessuali, in realtà mai subiti dalla famiglia di origine e, grazie a falsi disegni e relazioni non veritiere, spesso il giudice decideva a favore dell’affido. Tra gli affidatari, figuravano anche titolari di sexy shop, persone con problematiche psichiche e con figli suicidi.
Ma una volta arrivati nella nuova famiglia o nella comunità, non sempre l’incubo delle torture finiva. Alcuni bambini, infatti, venivano sottoposti ad abusi e le indagini hanno accertato due casi di stupro presso i nuclei e le comunità affidatari.