Mater semper certa est, transgender numquam!

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Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!“. Ma coloro i quali si prenderanno la briga di dire la verità saranno tacciati di follia, coloro che denunceranno l’inganno saranno marchiati di oscurantismo, coloro che leveranno gli scudi 
per dire che “un uomo è un uomo” e “una donna è una donna” saranno indicati come maschi repressi impotenti livorosi, troll, haters, coloro che grideranno per dire che un uomo può essere solo un padre e una donna può essere solo una madre saranno maschilisti che commettono femminicidi, coloro che affermeranno che una famiglia può avere solo un padre e una madre saranno medievali, orchi, brutti omofobi e cattivi. 
E nel frattempo l’inganno si compirà, la certezza svanirà, la realtà sarà stravolta. 
Il mondo dei Romani – ispirato nella sua essenza ai Principi di ordine tradizionale – era un mondo certo perché conforme al reale. Nella famiglia e nella procreazione era certo solo ciò che fosse realmente tangibile, vivida e manifesta espressione del sacro nella realtà circostante. Il famoso detto “mater semper certa est pater numquam” – che oggi è tra quei pochi che ancora usano cit solo causa di basso e volgare umorismo – ha in sé una Verità di ordine tradizionale. Perché è vero e giusto solo ciò che è reale. Ed è reale solo ciò che – su piani più alti – è Giusto e Vero. Per analogia, dunque, se nella nascita è certa solo la madre, è giusto e vero che sia considerata madre colei che mette al mondo un figlio. Come può mai essere considerata padre? Ecco svelato l’inganno. Ma, come detto, “Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!“. 
 

(tratto da www.notizieprovita.it, di Luca Marcolivio) – Gran Bretagna: transgender partorisce bambino e chiede di essere registrato come padre
L’ennesimo caso di “maschio partoriente” arriva dalla Gran Bretagna. Il personaggio coinvolto si chiama Freddy McConnell ed è nato donna. Ha cambiato sesso dieci anni fa ma ha deliberatamente conservato l’utero per mantenere la capacità gestazionale. Fin qui la vicenda non rappresenta una grande novità. Se non fosse che McConnell ha chiesto di essere registrato anagraficamente come padre e non come madre del bambino da lui partorito.
Oltretutto il transgender è un padre/madre single, essendosi sottoposto a fecondazione artificiale con lo sperma di un donatore sconosciuto. La vicenda è assurta all’onore delle cronache allorché McConnell, esperto digitale per il quotidiano The Guardian, ha realizzato un docufilm autobiografico in cui racconta la sua vicenda. Il documentario, intitolato Seahorse, è stato presentato al Festival di Tribeca, a New York.
Di Freddy McConnell non è nota l’età (dovrebbe avere poco più di trent’anni) e nemmeno il suo nome di quand’era donna. È noto, però, che ha deciso di cambiare sesso a 25 anni, iniziando la cura al testosterone e facendosi rimuovere i seni. Oggi il suo aspetto è prettamente maschile, al punto che, guardandolo, nessuno probabilmente immaginerebbe la sua incredibile storia.
Secondo quanto raccontato dal Daily Mail, appena dieci giorni dopo il cambio di sesso per la legge, Freddy ha potuto usufruire della donazione di sperma per rimanere gravido. All’ufficio anagrafico, tuttavia, l’impiegato preposto si è rifiutato di registrarlo come “padre”, facendo leva su una legge britannica del 1836, mai abrogata, secondo la quale, ad ogni bambino appena nato va associato il nome della madre che l’ha partorito: un principio che richiama il diritto romano, per il quale «mater semper certa, pater numquam».
McConnell ha dunque impugnato la decisione burocratica nei confronti suoi e di suo figlio, intraprendendo una battaglia legale. Se vincerà la causa, suo figlio diventerà il primo bambino britannico a non aver mai avuto una madre, nemmeno per la legge.