• I CHING – IL MORSO CHE SPEZZA • esagramma n. 50

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L’I Ching è un antichissimo testo sapienziale cinese, composto di 64 esagramma, simboli costituiti di linee yang (intere) e yin (spezzate), capaci di raffigurare tutti gli stati e i mutamenti dell’universo. Chi ne apprende il linguaggio è in grado di accordare la propria vita all’armonia della Natura (il Tao), ottenendo così la vera Nobiltà dello Spirito.
Lo approfondiamo in questa rubrica curata da Alessandro Zanconato, autore del libro “Il morso che spezza” (ed. Passaggio al Bosco).


50. TING – IL CROGIUOLO

 

sopra Li; il Risaltante, il Fuoco

sotto Sunn, il Mite, il Vento

L’intero segno è l’immagine d’un crogiuolo, sotto le gambe, poi il ventre, poi le orecchie o manichi, ed in alto gli anelli passatori per portarlo. L immagine del crogiuolo suggerisce nel contempo l’idea dell’alimentazione. Il crogiuolo, gettato in bronzo, era l’utensile che nel tempio degli avi e nei banchetti conteneva i cibi cotti. Da esso il padrone di casa attingeva le pietanze da mettere nelle scodelle degli ospiti. 
Anche il pozzo contiene il concetto secondario della fornitura di alimenti, però si riferisce di più al popolo. Il crogiuolo, come utensile di cultura raffinata, suggerisce la cura e l’alimentazione degli uomini capaci, cosa che ridondava poi a vantaggio del governo statale (cfr. i quattro segni dell’ alimentazione: nn. 5, 27, 48, 50). 
Questo segno ed il segno il Pozzo sono gli unici due segni nel Libro dei Mutamenti che rappresentano oggetti artificiali concreti. Tuttavia anche qui l’idea ha il suo Iato astratto. Sunn, sotto, è legno e vento. Li, in alto, è la fiamma; rappresentano quindi la fiamma attizzata da legno e vento, la quale anch’essa suggerisce l’idea dell’apprestamento del cibo. 

LA SENTENZA

Il Crogiuolo. Sublime salute. Riuscita.

Mentre il pozzo tratta del fondamento sociale della comunità, il quale è come l’acqua che serve d’alimento al legno, in questo segno si accenna alla soprastruttura culturale della società. Qui è il legno quello che serve d’alimento alla fiamma, allo spirituale. Tutto ciò che è visibile deve superare se stesso addentrandosi profondamente anche nell’invisibile. Con ciò ottiene il vero carattere sacrale e la vera chiarezza, e mette saldamente radice nei nessi universali. Diventa dunque qui manifesto come la cultura abbia il suo culmine nella religione. Il crogiuolo serviva per sacrificare a Dio. La più eccelsa cosa terrena deve essere sacrificata al divino. Ma il veramente divino non si manifesta segregato dall’umano. La più eccelsa rivelazione di Dio sta nei profeti e nei santi. La loro venerazione è la vera venerazione di Dio. La volontà divina da loro rivelata deve venir accettata con umiltà, e nascono allora l’illuminamento interiore e la vera comprensione del mondo che conducono a grande salute e successo. 

L ‘IMMAGINE 

Al di sopra del legno vi è fuoco:
L’immagine del crogiuolo.
Così il nobile assestando la posizione 
consolida il destino.

Il legno è il destino del fuoco: fintanto che sotto c’è del legno il fuoco sopra arde. E questo vale pure per la vita umana. Anche nell’uomo c’è un destino che conferisce alla sua vita la forza. E quando si riesce ad assegnare alla propria vita e al destino le loro giuste posizioni, consolidiamo il destino, e ne risulta allora la compenetrazione della vita col destino. In queste parole sono contenuti degli accenni alla cura della vita quali la dottrina segreta della pratica cinese dello Yoga trasmette oralmente.