
Venerdì 27 Settembre 2019, come tutti sappiamo si è tenuto il terzo sciopero globale sul clima. Come le precedenti giornate, migliaia di giovani e studenti si sono riversati nelle piazze con l’intento di bigiare un giorno di scuola. Pardon, di manifestare contro il clima, sicuramente con il solo e unico intento di manifestare a fianco della (infelice) paladina Greta. Al di là dell’ironia l’inquinamento è un serio problema della nostra civiltà. Un problema che l’uomo deve affrontare molto seriamente visto che la Natura è il riflesso dell’ordine divino.
Ma come è possibile rispettare la Natura e la Terra stessa se in primis l’uomo non sa rispettare se stesso? Amare gli altri è infatti possibile solo se si ama prima se stessi. E non parliamo dell’ammmore hippie né della bieca e animalesca soddisfazione dei propri istinti e del proprio individualismo. Intendiamo, l’Amore vero, quello fatto di dignità e amor proprio, di rispetto per se stessi in quanto esseri depositari di una “scintilla”.
L’uomo Moderno è impossibilitato ad amare tout court la Natura poiché abituato ad abbandonarsi edonisticamente nei piaceri, insozzando la sua anima di sporcizia: come può amare la Natura?
Lo sciopero, poi, non ha alcun senso: distrazione per le masse agite e brancolanti. Ascendere, lavorare su sé stessi, riportare un ordine interiore risulta essere la più grande conquista, per poter apprezzare e rispettare tutto ciò che ci sta attorno, mica quattro ore a sculettare per le vie del centro, vestiti da pagliaccia.
E poi, se proprio volete bigiare la scuola, fatelo per la militanza…