Durata: 3 ore
Altitudine massima: 1500 m.s.l.m.
Dislivello: 320m
In una ordinaria domenica primaverile di metà ottobre puntiamo il Monte Zingomarro. La vetta è una delle più suggestive dell’altipiano silano. Seppur non altissimo (poco sopra i 1500 m.s.l.m.) dalla sua massima sommità ci si affaccia sul sottostante lago Ampollino, il mar Tirreno a ovest e lo Jonio a est.
Al centro della Sila e, al contempo, al centro del Mare Nostrum. Ma noi non siamo qui per il panorama. La nostra è, come sempre, una sfida con noi stessi, armonizzare ascesa, respiro e spirito. La puntuta salita, seppur breve, testa la nostra volontà. Passiamo da boschi ariosi e ancora verdi che oramai avvertono l’incombenza del freddo e della neve. Sulla vetta una croce e tanto silenzio.
Scendiamo direttamente dal costone della montagna, niente più sentiero. Rapidi verso la base della montagna, tra sorrisi e scivoloni. Si torna alle auto, si rientra in città. Dai finestrini passano davanti a noi gli ultimi scorci di montagne e boschi.
Ci guardiamo, torniamo il prima possibile.