STILE RIBELLE 
Titolo completo: Stile Ribelle
Autore: Mario Michele Merlino, Emanuele Casalena
Anno: 2019
Pagine: 290
Il libro: Lo Stile Ribelle – qui analizzato in due parti – diventa racconto personale e critica artistica, attraversando il mare agitato dei sentimenti autentici, delle atmosfere rivoluzionarie e delle geografie dell’anima.
Nelle prime pagine – irriverenti per vocazione – si rincorrono e si intrecciano i ricordi di una vita, dando forma al racconto di una giovinezza inquieta e ribelle. Amicizie, avventure, viaggi ed amori, sullo sfondo di una generazione che sognava di cambiare il mondo, tra bastoni e barricate. Frammenti eterni di una militanza mai dismessa, che non lasciano spazio al rimorso e al pentimento: quella di Mario Michele Merlino è la testimonianza di un uomo libero, oltre le sbarre di Regina Coeli e le tentazioni del profitto.
A quel medesimo Stile – nella seconda parte – si ispira Emanuele Casalena, che tratteggia nove ritratti di artisti fuori dagli schemi: dal genio di Giuseppe Terragni all’eresia di Ardengo Soffici; dal talento di Cristina Campo alla lucidità di Giorgio Albertazzi; dai disegni di Luigi Boccasile alle statue di Lina Arpesani, passando per le pennallate di Lorenzo Viani, Alberto Burri ed Ottone Rosai. Pittura, poesia, scultura, architettura e teatro: il filo rosso dell’arte non conforme – evidentemente – si salda alle tempeste del Novecento, che fanno da solco all’intera opera. Perché ciò che conta è Essere, diventando un tutt’uno con le proprie idee: è questo lo Stile di chi – superata la palude della noia borghese – sente di appartenere ad una razza di “credenti e combattenti”.
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SCHIAVI DIGITALI 
Titolo completo: Schiavi digitali. Alienazione, narcisismo e controllo al tempo dei social network
Autore: Riccardo Tennenini
Anno: 2019
Pagine: 220
Il libro:
L’epoca digitale, senza dubbio, rappresenta uno dei più vasti mutamenti che la storia dell’umanità abbia mai conosciuto. Utilizzate in tutto il pianeta, le tecnologie smart innescano meccanismi irreversibili, le cui conseguenze stanno già destrutturando e ri-programmando gli equilibri sociali e i comportamenti dell’individuo: dal crescente impiego dell’Intelligenza Artificiale alla robotizzazione del lavoro, dallo sfaldamento dei legami alla virtualizzazione della realtà, dai rischi neurologici alla diffusa dipendenza da smartphone, dall’atrofizzazione della mente al condizionamento delle coscienze.
Gli algoritmi e i big-data, alla base dei social network, tracciano i contorni di un nuovo Panottico dell’iper-sorveglianza, dove il controllo del sistema capitalistico – veicolato dalle cyber-lobbies mondialiste – opera una vastissima manipolazione di massa, volta a catalogare e indirizzare le scelte degli utenti, ormai ridotti a cavie da computer.
Il soggetto, cavia della civilizzazione tecnica, si riduce ad appendice della macchina: un cyborg tecnicizzato e iper-connesso, piegato alle regole del consumo e ai ritmi della globalizzazione. Il web, nato per collegare e condividere, si è trasformato nel motore di un isolamento alienante, dove il virtuale sostituisce il reale e l’operazione dell’automa – schiavo del proprio narcisismo – soppianta l’azione della Comunità.
“Schiavi digitali” – partendo dalla Gestell di Heidegger e arrivando al linguaggio della Selfie generation – restituisce al lettore l’impietosa radiografia di un presente dominato dall’immagine, dall’omologazione e dal pensiero calcolante: un mondo orwelliano, fondato sull’inautenticità e sullo sfruttamento. Un saggio necessario e coraggioso, che lancia un grido controvento: torniamo ad essere Uomini.
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LE SACRE RADICI DEL POTERE 
Scelta di saggi politici 1929-1974 a cura di Renato Del Ponte.
Autore: Julius Evola
Anno: 2010
Pagine: 284
Il libro: A ventitré anni dalla prima edizione di questo volume che, insieme con l’indimenticabile amico ingegnere Rinaldo Orengo (1895-1991), mettemmo a punto nel 1986, vede oggi la luce questa nuova edizione per la casa editrice Arya di Genova.
Essa appare con l’aggiunta di alcuni nuovi scritti sul tema tratti dalla rivista evoliana “La Torre” (1930) e da collaborazioni ai periodici “La Nobiltà della Stirpe” (1933), “Rivolta Ideale” (1953) e al quotidiano “La Stampa” (1943).
Come si potrà desumere dalle date di prima composizione, gli argomenti oggetto della presente antologia rappresentano un po’ una “costante” del pensiero evoliano. Infatti dal saggio Sul significato dell’aristocrazia del febbraio 1929 o da quello dedicato alla Consacrazione dei Re e lo Spirito Santo del 15 aprile 1930, sino a quello sul Significato e funzione della Monarchia, uscito nel 1969 in appendice ad un libro di Karl Loewenstein, pur nel comprensibile mutare dello stile e nella crescita delle capacità di analisi, l’accento è in ogni caso posto sul lato trascendente dell’ideale monarchico e aristocratico.
In questa vera e propria metafisica della Monarchia non ha spazio alcuno il riferimento – per quanto sincero, patetico o anacronistico che possa essere – al cosiddetto legittimismo, alla discussione sterile, che ancora in un recente passato poté contrapporre “fedeli” o sostenitori dell’una o dell’altra Casa regnante, di recenti o antichi Sovrani che si sono alternati nei territori di questa infelice nazione che si chiama Italia, ma l’idea, pura e olimpica, quasi “l’idea platonica” della sovranità: quella che una superiore forza divina è in grado di conferire a certe particolari personalità.
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IL DIO SPLENDENTE 
Titolo completo: Il Dio Splendente
Autore: Stefano Arcella
Anno: 2019
Pagine: 258
Il libro: Dei molti enigmi lasciati dall’antichità uno dei più affascinanti è quello relativo al culto misterico tributato in epoca romana al dio Mithra, di origine vedica-iranica. I segreti, rivelati unicamente agli iniziati di questi Misteri, non vennero mai messi per iscritto, e quindi gli studiosi non si possono avvalere di specifiche testimonianze letterarie, ma soltanto della copiosa iconografia mitriaca, peraltro estremamente difficile da decifrare.
Il saggio attento di Arcella si concentra sul mitraismo romano che viene presentato quale passaggio dall’epoca “mitica” a una fase di “anima cosciente”, quella di un’anima individualizzata, che cerca un rapporto intimo, personale e diretto col divino, attraverso la partecipazione ai Misteri. Si tratta della Via Solare mitriaca calata nell’epoca di un nuovo orientamento delle coscienze, a partire dalle riforme spirituali e filosofiche affiorate in Oriente e in Occidente fra il VII e il V secolo a C.
Una Via Solare che è percorribile anche oggi – in forme e con modalità esperienziali adatte alla costituzione interiore e alla diversità del ricercatore spirituale contemporaneo – come “Via dell’anima cosciente”.
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IL PROBLEMA DELLA SCUOLA 
Collana: Paideia
Autore: Guido De Giorgio
Anno: 2019
Pagine: 108
Il libro: Attraverso Il problema della scuola, pubblicato per la prima volta nel 1955, Guido De Giorgio sintetizza, dal punto di vista tradizionale, i problemi che attanagliano l’istruzione nell’età contemporanea. Le riflessioni qui contenute sono frutto della decennale esperienza di docenza svolta dall’autore fra Tunisi e Mondovì. L’interesse mostrato da De Giorgio per la scuola e la didattica, che si palesa anche attraverso i due manoscritti inediti che qui vengono presentati (La scuola elementare e La scuola è vita), è inoltre espressione della conoscenza dei principi di ordine tradizionale di cui era in possesso l’autore. Come si avrà modo di intendere dalla lettura di queste equilibrate, alte e profonde pagine – grazie anche all’ottimo saggio introduttivo di Gianluca Marletta – la prospettiva tradizionale dell’insegnamento, dell’educazione e della pedagogia si arricchisce, da oggi, di un notevole auspicato contributo.
L’AUTORE
Guido Lupo Maria De Giorgio nasce il 3 ottobre 1890 a San Lupo nella provincia di Benevento. Laueratosi giovanissimo a Napoli in filosofia, si trasferisce a Tunisi, dove insegna italiano in un liceo e dove entra in contatto con ambienti esoterici islamici. Subito dopo la prima guerra mondiale si trasferisce a Parigi dove entra in contatto con René Guénon. Rientrato in Italia collabora con Julius Evola scrivendo su Ur, La Torre e Regime fascista, usando di volta in volta gli pseudonimi Zero e Havismat. Dopo la morte del figlio Havis avvenuta durante la guerra d’Etiopia, scelse di vivere isolato tra le montagne piemontesi dove morirà il 27 dicembre 1957
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L’IDEOLOGIA TRIPARTITA DEGLI INDOEUROPEI 
Titolo completo: L’ideologia tripartita degli indoeuropei
Autore: Georges Dumezil
Pagine: 142
Anno: 2003
Il libro: La struttura fondamentale del pensiero religioso e sociale delle popolazioni sviluppatesi dalla comune radice indoeuropea (indiani, persiani, greci, romani, germani, celti) consiste nella tripartizione funzionale in Sacerdoti, Guerrieri e Contadini. Questa suddivisione sociale è anche lo specchio di un’armonia divina, in cui gli stessi dèi sono così suddivisi, classificati e diversamente adorati. Ciò significa che l’aspetto socio-politico è correlato dalla dimensione mitico-religiosa e che il mondo del divino diviene l’archetipo che dà la forma a tutta la società degli uomini.
Secondo studi di linguistica e filologia comparata, sono emerse diverse corrispondenze all’interno del vocabolario delle antiche lingue indoeuropee: prababilmente è esistita una civiltà comune alle diverse popolazioni ariane. Si tratta di termini relativi al culto, ai riti e alla religione, trasmessi attraverso i secoli dai sacerdoti e comuni a tutte le popolazioni indoeuropee, dall’India all’Irlanda.
Con saggio introduttivo di Julien Ries.
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