
(di Amerino Griffini, tratto da Facebook)
15 novembre 1945. In un piccolo villaggio della Norvegia, in pieno Circolo Polare Artico, nei pressi di Narvik, nasce Anni-Frid Lyngstad. Diverrà famosa come cantante del gruppo degli Abba.
Una vita fatta di grandi successi ma contrassegnata anche da grandi tragedie.
La madre, con la piccola Anni-Frid, appena nata, dopo la Seconda Guerra Mondiale, riuscì a fuggire dalla Norvegia e a rifugiarsi in Svezia – come molte altre donne norvegesi – per sottrarsi alle persecuzioni che colpirono le donne che si erano legate a militari tedeschi; e lei si era innamorata di un ufficiale della Wehrmacht, Alfred Haase, che Anni-Frid potrà conoscere solo molti anni dopo.
Furono circa dodicimila i bambini nati dai rapporti tra militari tedeschi e ragazze norvegesi durante la guerra. Per loro fu una tragedia infinita.
Alla fine della guerra il nuovo governo democratico prese provvedimenti di legge contro le donne che furono trattate come prostitute e i loro figli definiti “geneticamente inferiori” (perché figli di donne marchiate come psicolabili per questi loro legami con il nemico), addirittura considerati “pericolosi” per il futuro del Paese.
Fu quindi costituita una apposita commissione che prese provvedimenti allucinanti dopo aver scartato una prima decisione di trasferire in massa le migliaia di bambini in Australia: furono strappati alle madri, i loro documenti furono segretati, furono quindi in parte affidati a povere famiglie (nel “migliore” dei casi) o utilizzati per esperimenti medici.
Alcuni di loro, abusati sessualmente, nell’adolescenza e nella maturità finirono suicidi per questi maltrattamenti.
Alla fine degli anni ‘90 il Parlamento norvegese con un voto di maggioranza respinse la richiesta dell’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla vicenda della persecuzione di questi bambini definiti “tedeschi”.
Solo nel 2000, con il passaggio nel nuovo millennio, il ministro del governo conservatore, Kjell Bondevik, del Partito Popolare, ufficialmente chiese perdono a nome dello Stato norvegese ai figli e alle madri vittime di quella vergognosa discriminazione.
Dopo questo riconoscimento, la Norvegia ha ritenuto di ripulirsi un po’ la coscienza stabilendo un indennizzo monetario a dodicimila donne.
La pentola scoperchiata di una vergogna nazionale ha dato il via a studi ufficiali.
Un gruppo di centocinquantanove ex bambini perseguitati, nel 2007 si è rivolto alla Corte europea dei diritti dell’uomo facendo causa allo Stato norvegese per il loro passato, ma la Corte ha respinto la richiesta considerando prescritto il reato.
Nel 1945 sfuggirono alla parte più drammatica di questa storia norvegese riparando in Svezia, la madre e la nonna della piccola Anni-Frid.
Poco dopo, nel 1947, Anni-Frid rimase orfana di madre quando aveva solo due anni e fu cresciuta dalla nonna.
Il successo musicale giunse – dopo una lunga gavetta – nel 1971 con la formazione del gruppo degli Abba.
Per Anni-Frid però le tragedie erano ancora in agguato e continuarono a ripresentarsi nella sua vita; dapprima la morte in un incidente stradale della figlia avuta nel primo matrimonio e poi nel 1999 la morte a soli quarantanove anni del secondo marito, un principe Reuss von Plaue, di antica nobiltà germanica.