L’ETICA DEL GUERRIERO 
Collana: Paideia
Titolo completo: L’etica del guerriero. La via dell’azione nella Bhagavad Gita.
Autore: Mario Polia
Anno: 2019
Pagine: 144
Il libro: Attingendo a testimonianze appartenenti a tradizioni europee e non solo, i libri curati da Mario Polia per la collana Paideia si propongono di evidenziare le caratteristiche fondanti dell’uomo dedito all’azione – il ‘guerriero’ – la cui espressione più alta trova compimento nella figura dell’eroe. Dopo Exempla. L’ideale eroico nell’epica greca e romana, questo secondo volume della collana è dedicato all’antica India e, nello specifico, alla Bhagavad Gita, poema epico che, tra le testimonianze delle antiche culture indoeuropee, fornisce la più completa summa dell’etica guerriera. In essa si espone e sviluppa, innanzitutto per quanto riguarda l’etica propria al combattente (Ksatriya), l’ideale dell’azione impersonale, della così detta ‘non azione’, ovverossia di quell’azione priva di interessi personali, offerta alla divinità e dedicata all’affermazione della giustizia che può divenire veicolo per il raggiungimento dell’unione con l’Assoluto.
L’autore: Mario Polia (Roma, 20 maggio 1947), archeologo, antropologo ed etnografo, nonché specialista in antropologia religiosa e storia delle religioni, ha diretto in Perù un programma di ricerca sulle tradizioni indigene e sullo sciamanesimo andino. Vincitore del Premio Paolo Toschi (1999) per la ricerca sul campo, è oggi curatore del Museo Demo-antropologico di Leonessa (Rieti). Già docente di ‘Antropologia Medica’ presso la Pontificia Universidad Católica di Lima e di ‘Antropologia’ alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, alterna ad una prolifica attività di saggista quella di conferenziere in Italia e all’estero.
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PRECISAZIONI NECESSARIE 
Titolo completo: Precisazioni necessarie
Autore: Rene Guenon
Anno: 1988
Pagine: 148
Il libro: Quest’opera raccoglie gli scritti di René Guénon apparsi su “Diorama”, la pagina speciale curata da Julius Evola dal quotidiano cremonese “Il Regime Fascista”. Essa configura le linee essenziali di due diverse visioni del mondo – quella moderna e quella tradizionale -, di due distanti tempi dell’uomo – il tempo storico e il tempo mitico: radicati l’uno negli errori del mondo moderno, l’altro nelle verità del mondo tradizionale.
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I FONDAMENTI DELLA POLITICA TRADIZIONALE 
Titolo completo: I fondamenti della politica tradizionale
Autore: Philippe Baillet
Anno: 1987
Pagine: 49
Il libro: Questo saggio non riflette opinioni individuali dell’autore ma raccoglie, condensandole, le proposizioni sul tema della connessione tra l’Autorità spirituale e il potere temporale, enunciate da uno degli esponenti contemporanei della sapienza tradizionale: Ananda K. Coomaraswamy. Lo scritto di Baillet vuole essere così una ‘convocazione’ di coloro che, avvertite entro di sé esigenze di purificazione intellettuale, si propongono di svilupparne la possibilità, coltivando gli elementi della vera conoscenza.
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PRINCIPI IMMEMORABILI DELLA REGALITÀ 
Titolo completo: Principi immemorabili della regalità
Autore: Christophe Levalois
Anno: 1991
Pagine: 118
Il libro: Attraverso lo studio delle forme antiche e moderne della sovranità, l’autore ne sottolinea il retroterra simbolico e metafisico, in modo da collegare fra loro civiltà e culture differenti.
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ESSERE COMUNITÀ 
Titolo completo: Essere comunità. Orientamenti per il militante identitario.
Autore: Marco Scatarzi
Anno: 2017
Pagine: 230
Il libro: Che cos’è la Comunità militante? L’autore risponde a questo interrogativo passando in rassegna i princìpi che la animano e i metodi operativi che la mettono in movimento. Dalla falange spartana alla moderna Gemeinschaft e dall’etica del Bushido alla mistica fascista, identificando nell’armonia essenziale della Comunità una risposta identitaria al modello mondialista: i legami organici come argine all’isolamento del consumatore globale, il sodalizio cameratesco come alternativa alla massificazione dell’individuo-atomo, la sintesi delle differenze come freno al livellamento dell’universalismo, la condivisione delle idee come diga all’automatismo nichilista.
Essere Comunità: anteporre la gerarchia dei migliori all’egualitarismo dei mediocri, la sacra verticalità dello spirito alla profana orizzontalità della materia, la reciprocità del dono all’interesse del profitto, il senso delle radici al non-senso dello sradicamento, il retaggio della Tradizione al falso mito del progresso, la profondità dell’essere e del fare alla superficialità dell’apparire e del parlare. La Comunità come atto di resistenza al dominio del mercato: il senso del limite oltre lo sconfinamento della dismisura, l’appartenenza alla Patria sovrana oltre lo spaesamento cosmopolita, il sangue e il suolo oltre la burocrazia e il denaro, il confronto delle specificità oltre l’omologazione del pensiero unico.
E infine il militante, il Ribelle al servizio impersonale di una weltanschauung che lo spinge al superamento di se stesso, vincolandone il destino di soldato politico ad un giuramento di lealtà. Pagine di milizia, che oltrepassano il fatalismo sciocco per lanciare una sfida eroica al terzo millennio: risvegliare la Civiltà che dorme con il fuoco imperituro delle anime incendiarie.
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