Il Papa, lo schiaffo e il Suo Mantello: risus abundat in ore stultorum.

845
(a cura di un collaboratore della redazione di AzioneTradizionale)
Piccola e breve riflessione a margine dello “schiaffo papale” e del dileggio di massa che ne è tristemente scaturito.
Ci abbiamo riso un po’ tutti dei meme e i video, diciamocelo, li abbiamo anche condivisi con gli amici. Ma ora basta. È troppo.
Con il video derisorio di quel ‘limitato’ (a dir poco…) di Salvini fino al fake oltraggioso diffuso come se fosse un video di PornHub si è superato il colmo del troppo pieno. E la feccia melmosa, si sa, galleggia ed è la prima a traboccare in queste circostanze.
Gli utili idioti di destra ancora una volta si sono fatti trascinare dalla corrente dell’Avversario. Com’era il motto dei “duri e puri”? “Come lo scoglio infrango, come l’onda travolgo!“: anche stavolta, invece, sono finiti tutti attaccati allo scoglio come le cozze, travolti dall’onda della marea melmosa spinta dalla Guerra Occulta.
Chi, almeno in gioventù, ha dato una sbirciata a Evola dovrebbe ricordare che tra le strategie di quest’ultima, è sempre pronta l’arma di attaccare l’uomo per delegittimare la funzione e, di conseguenza, le istituzioni tradizionali nel loro complesso. Che l’uomo Bergoglio oggi non sia più all’altezza della funzione pontificale, chiamato a ricoprirla “dalla fine del mondo”, è un grave segno dei tempi ultimi, di cui tutti dobbiamo essere lucidi consapevoli e che si palesa anche nel gesto, dalla forte carica simbolica, dello “schiaffo papale” alla donna asiatica la quale, prima di tirare a sé il Pontefice, si segna con devozione, cosciente del valore salvifico che può avere anche solo il toccare “un lembo del Suo mantello“.
In chiave analogica, infatti, il versetto del Vangelo di Matteo sulla donna emorroissa (Mt. 9.20-22) – che ricorda la chiesa asiatica che piange sangue da decenni – segna un abisso tra l’insegnamento di Cristo e il comportamento del Suo ultimo Vicario: “Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata“. Inutile dire che – non diciamo l’élite che è lontana da vedersi ma – almeno un movimento politico di uomini che, nelle loro imperfezioni, aspirano comunque alla Tradizione dovrebbe farsi trovare pronta a difesa della sacralità del Suo Mantello, della funzione che esso rappresenta e del simbolo imperituro di una tradizione che – benché servita da traditori per volere stesso dell’Altissimo – continua ad essere di per sé legittima.
Ma gli uomini che guardano alla Tradizione e che da Essa vogliono essere guidati non possono guardare tutto ciò con stoltezza e limitarsi a ridere. D’altronde, si sa, il riso – in queste circostanze – abbonda sulla bocca degli stolti