In memoriam | Jan Palach

506

19 Gennaio 1969

Jan Palach, studente ventenne di filosofia a Praga si dette fuoco il 16 gennaio 1969 nella piazza principale della capitale ceca per protestare contro l’invasione sovietica dell’agosto 1968. Morì dopo tre giorni di lucida agonia. E’ diventato un simbolo della rivolta giovanile contro l’oppressione.

(tratto da da jpalach.blogspot.it) – Jan Palach non è unicamente un martire ma un simbolo, il simbolo della lotta di una generazione contro la menzogna, la falsità e la crudeltà di un regime che nel nome dell’uguaglianza e della libertà, ha cancellato l’Uomo e la sua dignità, ha eliminato valori e Tradizione riducendo l’individuo in massa obbediente, plasmata per soddisfare i bisogni e le necessità di pochi.

Il sacrificio di Jan Palach e degli altri sette ragazzi che lo seguiranno, palesa ai sovietici e al mondo come lo spirito di libertà e di giustizia sia superiore a qualsiasi violenza e sopraffazione; che la forza dell’animo di un uomo libero non teme i fucili e perfora anche le corazze dei carri.

Il libero arbitrio spinge spesso a gesti estremi come questo. Alle generazioni di oggi e domani occorre riflettere su questo concetto: mai, in nessuno modo, un’ideologia, un regime, un partito, un capo potrà reprimere le emozioni del singolo e le sue aspettative ma quest’ultimo dovrà ridursi a massa pensante.

L’individuo è uno e unico nel suo genere. Questa caratteristica ci rende veramente uomini e veramente univoci. Dimenticare significherebbe rendere vana l’abnegazione di chi, per tali valori, ha dato la propria Vita.