CODREANU OGGI – attualità politica dell’esempio della Legione – 15

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Ordine in Vista delle Elezioni 
Nell’ordine del 10 dicembre 1933 (Circolari e Manifesti, di C. Z. Codreanu – ed. All’Insegna del VeltroCodreanu si rivolge ai suoi camerati per fornire loro indicazioni sulle prossime elezioni politiche in Romania. Nei primi punti il Capitano ribadisce i presupposti da tenere bene in mente nel perseguire la via legionaria: calma e fede perché il momento favorevole arriverà; fiducia nella vittoria che sarà realizzata e nella giustizia alla quale non bisogna sottrarsi.
La Guardia di Ferro è in grado di controllare oltre duecentomila elettori ai quali il Capitano fornisce indicazione di votare per tre uomini diversi a seconda della regione. Sono persone che non appartengono alla Legione e che «non hanno la nostra fede ma meglio loro che non quelli che sembrano avere la nostra fede e sono privi di carattere». Codreanu non ha preso accordi con questi politici, non chiede favori né ha promesso appoggio elettorale; ha voluto semplicemente dare loro sostegno secondo coscienza, evitando che i legionari andassero ad annullare la scheda. L’indicazione fornita dal Capitano è da prendere con assoluto impegno: «lotterete per questi tre uomini col medesimo amore con cui avete lottato per il vostro proprio Movimento. Impiegherete tutte le vostre forze per vederli vincitori, così come vorreste vedere vincitori noi stessi».
Codreanu ammonisce inoltre a non sostenere in alcun modo il partito dei cuzisti, uomini senza onore al soldo dei banchieri. Il partito di Cuza, al quale sciaguratamente alcuni movimenti nazionali romeni forniscono appoggio, è colpevole di sostenere lo stesso governo che ha imposto lo scioglimento della Guardia di Ferro con l’arresto di circa 18.000 militanti e di ricevere appoggio da forze straniere che vogliono fare della Romania una colonia
«Camerati, aspetto da voi in quest’ora la dimostrazione della vostra disciplina, della fede, della resistenza più indomita. […] Bevo insieme con voi dal calice dei dolori e delle ingiustizie, avendo però più che mai la certezza che domani berremo insieme dal calice della vittoria legionaria, reso santo dai sacrifici».
Il militante di oggi e di domani prenda esempio dalla disciplina e dal coraggio dei legionari di Codreanu, dallo stile asciutto e schietto del linguaggio tra Camerati e dalla fermezza morale di chi compie la scelta giusta senza chiedere tornaconti. I tempi sono diversi e la situazione politica è cambiata ma nel cuore del militante deve essere immutata la fiducia nel Capo e la tensione ad onorare il sacrificio di chi è caduto per la Tradizione.